La generazione Z va alla scoperta del proprio naso, apprezzandolo, esaltandolo con un trucco ad hoc, agghindandolo con gioielli, piercing e perfino ‘allenandolo’ con appositi esercizi per non farlo ‘calare’ verso il basso con gli anni, di qualsiasi forma sia. Lo amano anche quando è largo e schiacciato, aquilino, a gobba, a sella e soprattutto non più ‘perfetto’ cioè alla francese o all’insù come invece sognato dalle generazioni precedenti.
I canoni estetici sono in profondo mutamento e il 2021 ha visto crescere un fenomeno che è presto schizzato nei topics dei social più battuti, TikTok in primis: l’inno del proprio naso come veicolo di diversità e riscoperta della propria origine etnica. Mentre il social più patinato, Instagram, mostra ancora profili affilati e standardizzati anche a suon di filtri, sul più verace TikTok il naso genuino si prende la rivincita e a suon di hashtag #ethnicnose #nasoetnico e #noseexercise ragazzi e ragazze mettono in mostra il proprio gioiello naturale al centro del viso per celebrare se stessi e il loro background etnico.
D’altra parte i nati dal 1996 al 2010 sono fluidi, rispettosi delle diversità e dell’individualismo. Ora è la volta dello sdoganamento dei nasi comunemente ritenuti imperfetti che ora diventano non solo belli ma particolare distintivo. “I miei amici mi chiamano narison” dice ammiccando il messicano Chicco de Jualisco che, ai 41mila followers mostra fiero il suo profilo accentuato accumulando 209.7mila cuoricini. “Qualcuno mi dica che naso è il mio” commenta il bel Niccolò, torinese dagli occhi azzurri che sta al nuovo gioco e ha 368mila followers ai quali snocciola consigli per diventare la migliore versione di sé stessi, come spiega nel profilo. "Il naso dice chi sei" per RussianJewishGirl che chiosa “fiera del mio naso jewish’ ai suoi 31.5 mila seguaci precisa: "dovremmo parlare sempre di più della differenza tra bianco ed etnicità".
Il naso etnico è in bella mostra nelle sue moltissime coniugazioni come quelle afro-americane, indiane, asiatiche, europee, italiane e molte altre.
Supportano il trend gli esperti di ginnastica che con l'hashtag #noseexercise riuniscono le tecniche ‘miracolose’ per mantenere un profilo all’altezza, con un naso che non cala sotto il peso della gravità. La ginnastica è passiva e consiste in movimenti provocati stringendo con le mani le narici e spingendo verso l’alto la punta ripetendo il movimento per almeno 20 volte. Chi la fa mostra gli effetti immediati nei video tutorial. Poi ci sono i fanghi di bellezza per la pelle impura del naso, le creme idratanti ed opacizzanti per levare l’aspetto lucido, maschere e tecniche di maquillage per metterlo in evidenza e non vergognarsene neanche quando molto evidente. Infine la pulizia dell'interno delle narici, armati di forbicine e rifinitori elettrici.
“Il 2021 è stato l’anno della riscoperta del naso pronunciato” sentenziavano al termine dell’anno anche gli esperti di The Cut del magazine americano New York, segnalando anche quanto siano ora in voga gli ornamenti per il naso, come quello (ingombrante) indossato dall’attrice Hunter Schafer all’ultimo Met Gala (una clip con tentacoli da posizionare su naso e fronte della stilista Evangeline AdaLioryn) oppure gli innumerevoli anelli al naso visti sulle passerelle e nelle campagne fashion, i truccatori più rinomati che applicano gemme e decorazioni al naso, insieme ad un makeup che non si dimentica più della protuberanza al centro del viso ma, con un gioco di luci ed ombre, lo esalta.
Se un tale fenomeno potrebbe far pensare che la rinoplastica, una volta l’operazione chirurgica più battuta, sia una soluzione destinata a finire nel dimenticatoio però si sbaglia: al nuovo trend di chi va fiero del proprio naso fa da contraltare (sempre su TikTok) quello di chi invece si mostra felice e beato prima-durante e dopo essere passato in camera operatoria a ridurre il proprio. Inoltre, statistiche alla mano, pare proprio che dopo qualche anno di rallentamenti, le rinoplastiche abbiano ripreso ad aumentare (in Italia le ultime analisi - a spanne, in mancanza di una raccolta precisa - disponibili risalgono al 2019 ed attestavano un incremento del 7,8% degli interventi, secondo i dati Isaps).
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