La WinteRace 2025, la gara ASI di auto storiche e speciali più glamour delle Dolomiti, con partenza ed arrivo a Cortina d'Ampezzo, ha riservato una sorpresa tra gli equipaggi e una conferma tra le auto in competizione.
La prima: la vittoria della coppia Mazzoleni-Gotti che, alla guida di una Porsche 356 SC coupé del 1963, è riuscita a sconfiggere sul filo dei centesimi di secondo i grandi favoriti, Battagliola-Piona che partecipavano con una Fiat 508 S del 1935 (la mitica versione Coppa d'Oro).
Impresa notevole
considerando il coefficiente di gara ben più favorevole
assegnato da regolamento ASI alle vetture più anziane.
Seconda conferma: sulla neve le Porsche sono auto quasi
imbattibili. La particolare configurazione meccanica di queste
vetture, dotate di motore boxer posteriore "fuoribordo", ne
agevola la trazione soprattutto sui tornati e in condizioni di
scarsa aderenza.
Considerando che l'edizione di quest'anno della gara è stata
condizionata da copiose nevicate, si capisce come mai le
iconiche auto tedesche abbiano avuto buon gioco. Ma hanno
partecipato anche importanti auto da rally, come la Lancia
Stratos, la Renault Alpine A110, la Opel Ascona SR e persino una
Ferrari 308 rally, un modello che fu portato al titolo italiano
1982 da Tonino Tognana, presente alla manifestazione in veste di
driver.
La WinteRace si caratterizza anche per essere il trait
d'union tra la storia e la modernità, come ha ricordato
l'organizzatrice Rossella Labate: è il motivo per il quale
accanto alle 50 auto d'epoca si sono sfidate sui passi
dolomitici italiani ed austriaci anche le auto "Icon", vere e
proprie istant classic, come Aston Martin Vantage e DBX, Ferrari
812, Maserati GT, Porsche Dakar, 992 turbo e 4S.
Molti gli sponsor della manifestazione, tra i quali la Girard
Perregaux, casa di alta orologeria svizzera che ha presentato
per l'occasione un'edizione speciale del suo cronografo "Il
Laureato", uno Skeleton dedicato proprio alla WinteRace e
prodotto in soli 20 esemplari: uno è andato ai vincitori della
gara di autostoriche.
Particolarmente nutrita anche la rappresentanza di equipaggi
internazionali, provenienti da Belgio, Argentina, Messico e
Montecarlo. Quasi tutti alla guida di auto d'antan: il che
conferma la crescente attenzione degli appassionati verso le
autentiche "historic car" da vivere come un "bene culturale in
movimento" (1000 Miglia copyright). Tanto che in molti sono
giunti a Cortina d'Ampezzo alla guida della propria auto, come
richiede lo spirito di queste manifestazioni rievocative.
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