(di Paolo Verdura)
Camfin ha aspettato che vendessero
i cinesi di Silk Road per acquistare il 2,2% di Pirelli e
portare il blocco dei soci italiani al 28,78%, Brembo inclusa.
Il fondo cinese ha concluso nella serata di ieri un collocamento
accelerato del 9% della Bicocca a 5,76 euro, con uno sconto del
6,94% sui 6,19 euro della chiusura precedente. L'operazione, che
ha registrato una domanda di quasi 4 volte l'offerta per oltre
360 milioni di azioni, pari a più di 1/3 del capitale, ha visto
il titolo soffrire meno dello sconto, con un ribasso del 4,52% a
5,91 euro in Piazza Affari.
Per effetto delle due operazioni gli italiani si mantengono
al di sotto della soglia del 30% per l'Opa obbligatoria, mentre
il socio cinese perde di fatto il controllo sull'assemblea degli
azionisti. Senza il 9% di Silk Road, peraltro fuori dai patti
parasociali di Pirelli, l'oltre 37% di Sinochem non basta più
per avere la maggioranza in l'assemblea. Lo scorso 28 maggio,
all'assise che ha approvato il bilancio e il dividendo di 19,8
centesimi per azione con il 99,8% dei consensi, era presente
l'88,26% del capitale. Sottraendo la quota di Silk Road, il
capitale presente sarebbe stato pari al 79,26% e per superare la
metà più uno dei voti sarebbe stato necessario disporre di
almeno il 39,5%.
Quanto all'acquisto del 2,2% annunciato stamane da Camfin
Alternative Assets (51% Camfin e 49% Longmarch), la catena di
controllo che fa capo alla holding Mtp detiene ora una quota
complessiva pari a circa il 22,78% di Pirelli. Viene in questo
modo "rinsaldato", secondo le società della galassia, "il ruolo
di Camfin e Mtp quali azionisti stabili", i quali "ribadiscono
la fiducia e l'impegno nel sostenere i progetti industriali di
Pirelli". L'acquisto segue la delibera del consiglio di
amministrazione di Camfin comunicata lo scorso 19 settembre per
autorizzare l'acquisto di azioni Pirelli fino a un massimo del
5% del capitale. Lo scorso 8 gennaio Camfin Alternative Assets
assorbì un primo pacchetto del 2,8% e il passaggio di mano
annunciato oggi completa l'operazione, finanziata a suo tempo
con un aumento di capitale di Camfin Alternative Assets da 125
milioni. La ricapitalizzazione era stata sottoscritto per 17,3
milioni da Camfin e per 107,8 milioni dalla lussemburghese
Longmarch Holding, che fa capo all'imprenditore cinese Teng Niu,
figlio del fondatore di Hixih Rubber Industries. Quest'ultima da
oltre 20 anni è partner industriale di Pirelli nel Celeste
Impero.
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