Nissan chiuderà la sua fabbrica di
autovetture nella provincia di Jiangsu, in Cina, a fronte
dell'intensificarsi della concorrenza sui prezzi dei veicoli
elettrici e la crescente popolarità delle vetture prodotte dai
marchi locali. Lo anticipa l'agenzia Kyodo, che cita fonti a
conoscenza del dossier, sottolineando come, al pari di altre
case auto giapponesi, Nissan si trova ad affrontare la
progressiva flessione delle vendite nel più grande mercato delle
quattro ruote al mondo, dove i veicoli elettrici si stanno
diffondendo rapidamente. L'impianto di Changzhou, nello Jiangsu,
entrato in funzione nel novembre 2020, è in grado di costruire
circa 130.000 unità all'anno, pari a circa il 10% della
produzione di Nissan nel Paese, e in base ai nuovi piani la
manifattura delle utilitarie sportive sarà trasferita in un
altro stabilimento Nissan vicino. Nello specifico, Nissan
gestisce otto stabilimenti in Cina grazie alla partnership con
la società statale Dongfeng Motor, che le consente una capacità
produttiva di circa 1,6 milioni di unità all'anno. La chiusura
della fabbrica segue la decisione dello scorso anno di
Mitsubishi di interrompere la produzione nel Paese del Dragone.
Una scelta condivisa anche dalla Honda, impegnata a ridurre la
sua forza lavoro. Secondo l'Associazione cinese dei produttori
di automobili, la quota di mercato delle case giapponesi in Cina
è scesa al 12,1% a maggio dal 23,1% del 2020, mentre quella dei
marchi locali è salita al 61,3% dal 38,4% dello stesso periodo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA