Da gennaio 2024 ad oggi era riuscito ad assicurare come storiche circa 270 auto che, in realtà, si sono rivelate non essere tali, perché prive della relativa certificazione di interesse storico.
A mettere a segno la truffa a un'agenzia assicurativa di Vercelli è stato un dipendente dell'agenzia stessa, in accordo con un broker assicurativo di Napoli.
Da quest'ultimo venivano inviati i dati
dei veicoli da assicurare come se fossero di interesse storico,
falsificandone i documenti. Le autovetture appartenevano a
proprietari di tutta Italia, che hanno ottenuto così coperture
agevolate.
Dalle indagini è emerso un altro fatto: anche in agenzie
assicurative di altre regioni, alcuni assicuratori risultavano
essere stati truffati dai clienti stessi che, senza l'assistenza
del broker, avevano inviato documenti contraffatti nella parte
riguardante la data di prima immatricolazione del veicolo, e
talvolta del modello dello stesso. In questo modo riuscivano ad
ottenere formule assicurative agevolate dedicate alle auto
storiche, ma in realtà applicate in favore di veicoli attuali.
La truffa è stata scoperta dalla polizia stradale di
Vercelli, che ha segnalato quanto accaduto all'Istituto di
vigilanza sulle assicurazioni. Ad oggi sono ancora in corso le
indagini preliminari.
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