Questa volta ad ispirare Luca de Meo, numero uno del Gruppo Renault, sono state le kei-car giapponesi.
Cioè le piccole vetture entro i 3,4 metri di lunghezza che in quel Paese sono agevolate fiscalmente e nell'immatricolazione proprio per avere un basso impatto sulla caotica circolazione e l'impossibile sosta a Tokyo e nelle altre metropoli nipponiche.
La casa della Losanga sta infatti lavorando a un nuovo progetto elettrico, collocato proprio nella fascia delle entry level e che potrebbe affiancare - a livello di gruppo - la Spring di Dacia, modello Bev di grande successo. Lo rivela il magazine britannico Autocar, che riferisce di alcune dichiarazioni fatte proprio da de Meo all'evento Future of the Car del Financial Times.
Riferendosi a questo nuovo modello di piccole dimensioni e piccolo prezzo, il ceo del gruppo ha detto "è una delle cose che consentirà la democratizzazione dei veicoli elettrici che potenzialmente aumenterà il volume".
L'obiettivo, segnala Autocar, e di contribuire a incrementare la quota di vendite di auto elettriche Renault - e di fronteggiare la futura concorrenza della ID.1 - nell'Europa continentale.
"Mi piace molto l'idea di tradurre in lingua europea il concetto delle kei car - ha detto de Meo all'evento Future of the Car - Quindi penso che ci sia una certa intelligenza in quel tipo di concetto, perché non è solo un problema di prodotto ma di regolamentazione del prodotto per consentire una mobilità efficiente e a basso impatto".
La base per questa elettrica entry-level potrebbe guardare alla Spring del marchio fratello Dacia che utilizza un motore elettrico da 44 Cv alimentato da una batteria da 26,8 kWh.
Ma non escluso il ricorso all'esperienza fatta dall'alleato Nissan con la sua recente kei-car elettrica Sakura lunga solo 3,395 metri ma con un interno abbastanza generoso in relazione alle dimensioni.
Anche Sakura utilizza un motore elettrico di potenza limitata (63 Cv) ma che a fronte di 195 Nm di coppia e un peso di poco superiore a 1.000 kg, riesce ad avere prestazioni accettabili - come la velocità massima di 130 km - per quella che in Europa rientrerebbe nelle segmento A.
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