La marca Baojun nata in Cina da una joint venture tra General Motors-Wuling e Saic aveva già attirato l'attenzione del pubblico locale lo scorso anno con il lancio della ipertecnologica city-car elettrica KiWi Ev al cui sviluppo ha partecipato anche la Dà-Jiāng Innovations (più nota come Dii) che detiene il 70% del mercato mondiale dei droni.
Pur essendo una vettura di piccole dimensioni, e quindi prettamente urbana, la Baojun KiWi EV è stata immaginata per puntare a un pubblico più giovane - quello nativo digitale - in grado di apprezzare le dotazioni introdotte grazie alla collaborazione con Dji (tra cui telecamere e sensori che coprono i 4 lati del veicolo) e che porteranno presto ad una variante con guida semi-autonoma.
Questa strategia high tech non si ferma però qui: nei giorni scorsi è stato svelato un nuovo modello, estensione della gamma Kiwi con il mini-suv elettrico Yep (lo stile ricorda quello del Suzuki Jimny e quindi, in piccolo, quello del Mercedes Classe G) che sarà proposto anche in variante pick-up. L'innovativo fuoristrada elettrico cinese si distingue anche per la presenza di un gigantesco smartwatch sul portellone posteriore, un modo per mostrare al'esterno - attraverso il display da 10 per 11,8 pollici, opportunamente protetto - informazioni personali (come il brano che si sta ascoltando, o il profilo social del guidatore) o addirittura messaggi indirizzati ad altri utenti, attraenti passanti comprese.
Baojun Yep diventa, di fatto, il primo device su ruote, facendo passare in secondo piano le qualità dinamiche. Il modello sarà disponibile dal prossimo giugno - purtroppo solo in Cina - in versione trazione posteriore con un singolo motore elettrico da 67 Cv e 140 Nm coppia. La velocità massima, più che sufficiente per muoversi nelle caotiche metropoli cinesi, è di 100 km/h e l'autonomia (omologazione locale Cltc) è di 303 km.
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