Con quasi 900 famiglie accolte dal 2000 ad oggi, di cui 111 solo nel 2022, l'associazione Peter Pan compie il 9 giugno 23 anni. Il compleanno sarà festeggiato all'insegna di un messaggio di pace con una partita di calcio che vedrà in campo ragazzi italiani e giovani dell'Ucraina, paese da cui provengono molti dei piccoli pazienti accolti nell'ultimo anno.
È il 9 giugno del 2000 quando l'associazione Peter Pan Odv apre a Roma la sua Prima Casa famiglia, dove poter accogliere durante le terapie i bambini malati di cancro in cura negli ospedali della Capitale, ma residenti in altre regioni e Paesi del mondo, insieme al loro nucleo familiare. Nel grande edificio ai piedi del Gianicolo, a pochi passi dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ogni famiglia ha a disposizione la propria camera con bagno e ampi spazi da condividere in un contesto comunitario, affinché nessuno si senta lasciato solo.
Per rispondere alle sempre più numerose richieste di ospitalità e contribuire ad abbattere le liste di attesa, Peter Pan negli anni ha ampliato l'accoglienza. Oggi mette a disposizione 65 unità abitative, di cui 12 nella Prima Casa, 18 nella Seconda Stella e 35 nella Terza Stella, aperta pochi mesi fa a Monte Mario e che oggi ospita 70 persone evacuate dall'Ucraina per consentire di riprendere le terapie interrotte dalla guerra. "Solo nel 2022 Peter Pan - spiega il presidente Roberto Mainiero - ha garantito 20.639 giornate di ospitalità gratuita, mentre 8.623 sono state le ore di servizio prestate dai suoi preziosi volontari, 1.487 le ore di consulenza psicologica, 968 i transfer in macchina per portare i bambini in ospedale per terapie e controlli".
La festa per i primi 23 anni di accoglienza si terrà domenica 11 giugno a Roma, presso il Centro Sportivo della Ssd Ottavia, all'insegna dello sport, dell'integrazione e della pace con la partita amatoriale di calcio under 18. Scenderanno in campo i calciatori delle società sportive As Luiss e Ssd Ottavia Calcio 1978, e tra loro giocherà anche una rappresentanza di 6 ragazzi ucraini under 18, costretti a lasciare il loro Paese.
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