Dopo quasi 60 anni, il Brasile
si è dichiarato libero dall'afta epizootica e le autorità locali
hanno annunciato la fine della vaccinazione in tutto il Paese.
Il ministro dell'Agricoltura e dell'Allevamento, Carlos Fávaro,
e il vicepresidente della Repubblica, Geraldo Alckmin, hanno
annunciato che, dopo la fine della vaccinazione in tutte le
regioni del Brasile e la dichiarazione di fine della malattia,
il governo dovrà cercare il riconoscimento internazionale del
Paese. L'obiettivo è quello di ottenere entro il 2026 la
certificazione dell'Oms, che dovrebbe consentire l'apertura di
"mercati molto esigenti e remunerativi, come Giappone e Corea
del Sud", hanno sottolineato le autorità.
"È un giorno di transizione, ma anche di grande celebrazione.
Non è la fine di un processo, ma l'inizio di un altro. Il
Brasile cambia il suo livello diventando un gruppo dell'élite
sanitaria globale. È molto più difficile rimanere in questa
élite se si ritira il vaccino, perché siamo più vulnerabili", ha
aggiunto Fávaro.
La prima campagna di vaccinazione contro questa malattia del
bestiame venne fatta nel 1965, mentre l'ultimo caso ufficiale
risale al 2006.
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