La spesa sanitaria italiana pro
capite e in percentuale del Pil rimane al di sotto delle medie
Ue: è quanto si legge nella scheda relativa al nostro Paese del
rapporto 'Health at a Glance: Europe 2024', pubblicata oggi
dall'Ocse. Nel socumento si rileva inoltre come gli italiani
siano agli ultimi posti in Europa relativamente all'attività
fisica.
"La spesa sanitaria pro capite dell'Italia nel 2022 si è
attestata a 2.947 euro, circa un sesto al di sotto della media
UE di 3533 euro", si legge nel rapporto. La pandemia di Covid-19
ha esercitato una pressione al rialzo sulla spesa sanitaria in
tutta l'Ue e, sebbene l'Italia non faccia eccezione, puntualizza
l'Ocse, "la sua spesa sanitaria è aumentata a un ritmo più
moderato rispetto alla maggior parte degli altri Paesi dell'Ue.
In rapporto al Pil, anche nel 2022 la spesa sanitaria italiana è
rimasta al di sotto della media Ue (9% rispetto al 10,4%)".
Sempre secondo l'Ocse, "analizzando la spesa sanitaria per
tipologia di servizio, l'Italia si distingue per un' allocazione
di bilancio leggermente superiore alla media per i servizi di
assistenza ambulatoriale (33% contro 29%). Tuttavia - avverte
l'organizzazione con sede a Parigi - il Paese destina una quota
relativamente bassa all'assistenza a lungo termine (sanità),
pari a poco meno del 10% della spesa sanitaria totale nel 2022,
al di sotto della media UE del 15%". Questa allocazione
"relativamente ridotta riflette in gran parte la storica
dipendenza dell'Italia dall'assistenza informale, pur avendo una
delle popolazioni più anziane d'Europa".
Dal rapporto emerge inoltre che in Italia si registra ha uno
dei tassi più bassi di attività fisica tra i Paesi Ue. Nel 2019,
solo il 19% degli adulti ha dichiarato di soddisfare il livello
minimo raccomandato dall'Oms di attività fisica di almeno 150
minuti a settimana. "Questo dato - avverte l'Ocse - è allarmante
se confrontato con la media UE del 32%. Il problema è ancora più
marcato tra gli adulti più anziani: meno del 10% degli over 65
rispetta queste linee guida, collocando l'Italia nel terzo
inferiore dei Paesi Ue per questa fascia d'età rispetto alla
media europea del 22%". Il problema riguarda anche i bambini:
"nel 2022 - precisa l'Ocse - l'Italia ha registrato la
percentuale più esigua di bambini di 11 e 15 anni che soddisfano
le raccomandazioni dell'Oms riguardo all'attività fisica
giornaliera tra i Paesi Ue". I modelli dell'Ocse stimano che tra
il 2022 e 2050 l'insufficiente attività fisica in Italia costerà
al Paese 1,3 miliardi di euro all'anno in costi sanitari
aggiuntivi.
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