"L'antimicrobico-resistenza è
un'emergenza globale che riguarda tutti, medici e cittadini. A
livello globale si stimano 5 milioni di morti all'anno,
destinate a crescere fino a quasi 40 milioni entro il 2050 in
assenza di misure adeguate: rischia di diventare la prima causa
di morte nel mondo". Così l'infettivologo Matteo Bassetti,
presidente della Società italiana di terapia antinfettiva
(Sita), durante il 14° Congresso Sita in corso a Genova in
occasione della Settimana mondiale per l'uso consapevole degli
antimicrobici (18-24 novembre). Per Bassetti "c'è urgente
bisogno di 'superantibiotici' contro i 'superbatteri'
resistenti, ed è indispensabile un maggiore investimento in
sviluppo e innovazione, oltre a un approccio più efficace alla
rimborsabilità dei nuovi antibiotici, specialmente in Italia".
Gli ultimi dati Aifa confermano il nostro Paese 'maglia nera' in
Europa: oltre 12mila decessi da infezioni da batteri resistenti,
antibiotici somministrati al 44,7% dei degenti rispetto alla
media europea del 33,7%. L'intelligenza artificiale potrebbe
contribuire in maniera concreta alla scoperta di potenziali
nuovi farmaci per fronteggiare il fenomeno della Amr, diventando
uno strumento a supporto del clinico nel processo decisionale di
scelta della terapia. Temi al centro della tavola rotonda
istituzionale con la partecipazione del ministro della Salute
Orazio Schillaci e dell'ex ministra Lorenzin, oltre a medici,
prescrittori, rappresentanti delle autorità regolatorie come
Aifa, esponenti dell'industria farmaceutica, politici,
giornalisti e volontari.
Uno dei temi toccati durante il Congresso l'infezione da
Sars-Cov-2, con dibattiti sulle recenti novità riguardanti la
gestione dei soggetti immunodepressi e il futuro terapeutico
dell'infezione. Ma anche l'infezione da Hiv, che negli anni ha
subito cambiamenti significativi grazie all'evoluzione della
terapia Art ma che, sottolineano i clinici, ancora causa un'alta
vulnerabilità. Le infezioni opportunistiche, infatti, continuano
a rappresentare un'importante causa di morbilità e mortalità.
Altro argomento centrale del programma la gestione delle
infezioni nel paziente trapiantato e sottoposto a terapie
cellulari, le cui complicanze infettive continuano ad essere una
importante limitazione al completo successo dell'intervento.
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