/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

>>>ANSA/ Lotta a tumori, scoperto meccanismo metastasi cerebrali

>>>ANSA/ Lotta a tumori, scoperto meccanismo metastasi cerebrali

Ricerca a Torino, studiata l'azione di una proteina

TORINO, 23 novembre 2024, 16:05

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Mauro Barletta) Un passo avanti nella lotta contro il cancro è stato annunciato a Torino. E si misura sulla distanza di una proteina.
    Il progetto di ricerca europeo Rise-Brain, al quale hanno preso parte anche due specialisti della Città della Salute e dell'Università del capoluogo piemontese, ha portato all'identificazione di uno dei meccanismi che contribuiscono alla formazione delle metastasi cerebrali. Le ricadute possono essere di grande portata: il perfezionamento delle prognosi, la scelta dei percorsi terapeutici e l'approfondimento di nuovi approcci legati all'immunoterapia sono alcuni degli esempi.
    È una proteina chiamata Timp1, o meglio ancora il suo comportamento, a concentrare l'attenzione dei ricercatori. Il punto di partenza è stata la valutazione di modelli derivati da campioni di metastasi cerebrali di pazienti affetti da tumori ad elevata incidenza (prevalentemente di origine polmonare e mammaria). Si è cercato di indagare sul 'sistema' che blocca la risposta immunitaria, permettendo alla formazione cancerosa di continuare a svilupparsi. I sospetti si sono appuntati sull'interazione fra un gruppo specifico di cellule cerebrali, le astrociti, e un sottogruppo di linfociti citotossici. E il colpevole, per così dire, è la Timp1, che di questa interazione, secondo gli studiosi, è un "elemento fondamentale".
    "Le metastasi cerebrali - spiegano dalla Città della Salute - sono molto frequenti in alcuni tipi di tumori e sono associate a un decorso particolarmente aggressivo. In quelli polmonari possono interessare fino al 30% dei pazienti. L'immunoterapia è stata una rivoluzione che ha consentito miglioramenti significativi nelle prognosi anche in fase avanzata della malattia, ma i risultati, fino ad oggi, restavano variabili e difficilmente prevedibili nel singolo caso". Almeno due, adesso, sono le strade che si aprono di fronte a questa scoperta. Lo studio ha dimostrato che è possibile misurare la quantità di Timp1 a livello del liquor, un liquido circolante a livello cerebrale e nel midollo spinale: un prelievo liquorale, relativamente semplice e poco invasivo, dovrebbe quindi permettere di identificare i pazienti con maggiore probabilità di rispondere al trattamento attraverso un approccio di biopsia liquida. Inoltre il meccanismo che stoppa la controreazione immunitaria potrà diventare un bersaglio per nuovi approcci di immunoterapia capaci di controllare la progressione del tumore.
    Alla ricerca, i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cancer Discovery, hanno lavorato da Torino il professor Luca Bertero, del dipartimento di Scienze mediche dell'Ateneo subalpino, e la dottoressa Alessia Pellerino, dell'ospedale Molinette. Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute, parla di "scoperta importantissima che potrà dare una svolta nelle terapie delle metastasi cerebrali".
    "Ancora una volta - sottolinea l'assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi - si dimostra quanto la Sanità piemontese riesca a conciliare al massimo sia la parte assistenziale sia quella della ricerca".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza