/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ricerca identifica meccanismo che sviluppa metastasi cerebrali

Ricerca identifica meccanismo che sviluppa metastasi cerebrali

Da Torino annuncio passo avanti nella lotta al cancro

TORINO, 23 novembre 2024, 12:12

Redazione ANSA

ANSACheck

Un passo in avanti nella lotta alle patologie tumorali è stato annunciato a Torino dalla Città della Salute: nell'ambito del progetto di ricerca europeo Rise-Brain, che ha visto coinvolti ricercatori della struttura sanitaria e dell'Università torinesi, si è potuto identificare un meccanismo che contribuisce allo sviluppo delle metastasi cerebrali e, quindi, alla definizione di possibili bersagli terapeutici.
    Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Cancer Discovery e ha coinvolto, a Torino, il professor Luca Bertero e la dottoressa Alessia Pellerino. Attraverso la valutazione di modelli derivati da campioni di metastasi cerebrali in pazienti da tumori a incidenza elevata (prevalentemente di origine polmonare e mammaria), è stato ricostruito il 'sistema' con cui specifici gruppi di cellule contribuiscono a bloccare la risposta immunitaria; poi è stata individuata una proteina, chiamata Timp1, come elemento fondamentale di questa interazione.
    "Le potenziali ricadute di questo studio - affermano dalla Città della Salute - sono numerose. Nell'ambito delle terapie oncologiche l'immunoterapia ha rappresentato una rivoluzione che ha consentito un miglioramento significativo della prognosi dei pazienti anche in fase avanzata di malattia. Tuttavia i risultati ottenuti fino ad oggi in malati con metastasi cerebrali sono variabili e difficilmente prevedibili nel singolo paziente, anche a causa della specificità e complessità del sistema nervoso". Ora, per esempio, potrebbe essere sfruttare la proteina Timp1 per "stimare la prognosi dei pazienti con metastasi cerebrali e per ottimizzare le scelte terapeutiche".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza