In Italia ci sono circa 9000 pazienti
con leucemia mieloide cronica, di cui il 75% è in trattamento di
prima linea, non sempre ben tollerato. I risultati positivi a
lungo termine di uno studio di fase III, presentati al 66°
Congresso Annuale della Società Americana di Ematologia (ASH),
hanno tuttavia dimostrato l'efficacia e tollerabilità superiore
di Asciminib, un'inibitore che potrebbe aprire nuove opportunità
di cura nei pazienti adulti con Leucemia Mieloide Cronica di
nuova diagnosi. Lo studio ha infatti confermato tassi di
risposta molecolare maggiore (MMR) superiori a 96 settimane. "È
essenziale avere nuovi farmaci per affrontare le sfide che
ancora restano da vincere , come ad esempio la continuità del
trattamento ed il mantenimento di una risposta e di una qualità
della vita ottimali. I farmaci attualmente in uso devono
purtroppo essere spesso interrotti per effetto terapeutico
insoddisfacente o per tossicità. I risultati a 96 settimane
dello studio ASC4FIRST si confermano molto positivi, mostrando
un'efficacia superiore di Asciminib rispetto alla terapia
standard con un profilo di tollerabilità migliore. Questo
farmaco aumenterà il numero di pazienti che possono raggiungere
in tempi rapidi gli obiettivi del trattamento," spiega Fausto
Castagnetti, Professore Associato, Università di Bologna,
Istituto di Ematologia "Seràgnoli" IRCSS Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Bologna. "In Italia ci sono circa
9000 pazienti con leucemia mieloide cronica, di cui il 75% è in
trattamento di prima linea - continua Massimiliano Bonifacio,
Associato presso il Dipartimento di Ingegneria per la Medicina
di Innovazione (DIMI), Università di Verona - Per questi
pazienti, auspichiamo una nuova e migliore opportunità
terapeutica grazie ad Asciminib. L'efficacia prolungata, le
risposte rapide e profonde, insieme a un profilo di sicurezza e
tollerabilità favorevole rispetto ai TKI standard di cura,
rafforzano il potenziale di asciminib come opzione terapeutica
innovativa nei pazienti con LMC-CP Ph+ di nuova diagnosi."
Asciminib è il primo trattamento per la LMC che agisce
specificamente sulla tasca miristoilica di ABL (noto come
inibitore STAMP nella letteratura scientifica).
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