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Oncologi, fuma il 22% di under17. 'Alzare prezzi.Danni da e-cig'

ROMA, 07 novembre 2024, 16:54

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Manuela Correra) Fumatori incalliti sin da giovanissimi, ma inconsapevoli dei danni alla salute che le sigarette inevitabilmente determinano, a partire dal maggiore rischio di sviluppare vari tipi di tumore. E' forte l'allarme tra gli oncologi per il fenomeno in crescita dei 'fumatori-teen': il vizio delle 'bionde' riguarda infatti il 22% degli under17, e c'è addirittura un 11% di adolescenti sotto i 18 anni che dichiara di consumare mezzo pacchetto al giorno. Un quadro che richiede misure d'impatto urgenti: la prima, afferma l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), è aumentare i prezzi dei pacchetti di sigarette, misura che consentirebbe al contempo di drenare nuove risorse - la stima è di 13 miliardi l'anno con un aumento di 5 euro a confezione - da destinare al Servizio sanitario nazionale.
    Tra i tabagisti abituali, di ogni fascia d'età, oltre il 44% ha iniziato prima dei 18 anni. Dati che dimostrano la grande importanza di disincentivare i giovanissimi ad acquistare sigarette. Per questo è stata lanciata #SOStenereSSN, la campagna di Aiom, Fondazione Aiom e Panorama della Sanità. La proposta è appunto aumentare di 5 euro il prezzo di ogni singolo pacchetto per recuperare risorse finanziarie da trasferire subito al Ssn. Gli oncologi italiani chiedono alle Istituzioni che questo provvedimento sia approvato al più presto.
    L'iniziativa è stata al centro di un convegno promosso da Aiom alla vigilia del 26/mo congresso nazionale che si apre domani a Roma.
    "Gli ultimi dati tra i giovanissimi sono preoccupanti - sostengono Francesco Perrone (presidente Aiom) e Saverio Cinieri (presidente di Fondazione Aiom) -. Nel 2023 la metà degli studenti ha ammesso di aver fumato sigarette almeno una volta nella vita: oltre 1 milione e 200mila adolescenti sia maschi che femmine. Il vizio può essere contrastato, con maggiore successo, tra coloro che hanno appena iniziato. Perciò riteniamo che un aumento forte del prezzo d'acquisto possa essere particolarmente efficace per i più giovani. Cinque euro in più significa di fatto quasi raddoppiare il prezzo attuale delle sigarette, che potrebbe diventare un costo economico insostenibile per minorenni spesso studenti o lavoratori a inizio carriera. Con il doppio vantaggio di trovare nuove entrate per il sistema sanitario oggi particolarmente in affanno". In totale sono almeno 27 le patologie fumo-correlate, sottolinea Giulia Veronesi, direttore del Programma Chirurgia toracica robotica del San Raffaele di Milano. Tra queste, sottolinea, "vi sono molte patologie oncologiche ma anche respiratorie e cardiovascolari. Le sigarette sono poi le principali responsabili del tumore del polmone, uno dei più pericolosi, che determina oltre 35mila decessi l'anno solo in Italia". A questi, sottolinea, "vanno poi aggiunti i costi socio-sanitari che solo per questo carcinoma ammontano a più di 2,5 miliardi l'anno. Nel nostro Paese però il prezzo di un pacchetto di sigarette è ancora basso e si attesta in media a 5-6 euro mentre in altri Stati arriva a 12-15 euro". Ma l'oncologa mette in guardia anche dai rischi connessi alle sigarette elettroniche e-cig, scientificamente provati ma dei quali "non vi è ancora piena consapevolezza".
    Nel 2018 il 6% di tutte le ospedalizzazioni nazionali era attribuibile al fumo di tabacco, rileva inoltre Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio di ricerca sugli stili di vita dell'Istituto Mario Negri: "E' dimostrato che un aumento delle accise riduce l'uso di tabacco e la prevalenza di fumatori, soprattutto tra i giovani, e ben il 62% degli italiani - conclude - è favorevole a portare il prezzo del singolo pacchetto di sigarette a 10 euro". Una battaglia, quella che punta a rendere più care le 'bionde' come forma di disincentivazione al fumo, che si preannuncia dura, commenta la senatrice Beatrice Lorenzin (Pd), che da ministro della Salute aveva cercato di promuovere una misura in questa direzione.
    Appoggio anche dalla senatrice Cristina Cantù (Lega) e dalla vicepresidente del Senato Domenica Castellone (M5s), che annuncia emendamenti per una tassa di scopo sulle sigarette nell'ambito della Legge di Bilancio all'esame delle Camere.
   
   

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