"Oggi abbiamo un modello pubblico,
abbiamo un modello privato, e un modello privato no profit che
hanno molte zone grigie e di sovrapposizione. Riscrivere assieme
le regole, capire dove può arrivare un sistema e come integrarsi
con l'altro credo che sia la vera scommessa". Così Gianfranco
Giuliani, presidente Casagit, creata nel 1974 come fondo
sanitario contrattuale dei giornalisti e divenuta una società di
mutuo soccorso aperta a tutti i cittadini alla ricerca di una
copertura sussidiaria della sanità pubblica, in occasione
dell'incontro organizzato a Roma da Casagit Salute 'Un sistema
sanitario più forte con i fondo sanitari integrativi'.
"Da questo punto di vista, ragionando sui cinquanta anni e
sull'esperienza che abbiamo maturato in questi anni, si è
rafforzata la consapevolezza - ha osservato il presidente
Giuliani - di poter dare un contributo che vuol dire non
concepirsi in maniera alternativa. Questo significa arrivare a
forme di sinergia reali. C'è poi il tema dei posti letto - ha
aggiunto - e c'è tutto il tema delle strutture sanitarie, è
davvero un mondo che va riordinato e crediamo di avere qualche
idea su un possibile riordino". In particolare, come ha
sottolineato Giuliani, "i fondi sanitari integrativi stanno già
dando una mano al sistema perché sia i fondi contrattuali, sia
tutto il mondo del no-profit delle società di mutuo soccorso, la
Federazione Italiana del mutuo soccorso volontario, sono già
attivi e hanno anche numeri che stanno crescendo. In parallelo
sta crescendo, la spesa privata, la spesa che le famiglie devono
sostenere in prima persona ed è una spesa che può essere
intermediata mettendo a frutto sicuramente le singole esperienze
dei singoli fondi ma mettendole a sistema. Da questo punto di
vista io credo che al di là del dibattito sulla necessità di
rifinanziare, come di investire di più nella tutela sanitaria
dei cittadini, il tema vero sia quello di ridisegnare un
modello".
Per Mario Del Vecchio, associato presso Sda Bocconi e
Knowledge Leader dell'Osservatorio Consumi Privati in Sanità, è
necessario rafforzare la sanità integrativa e sensibilizzare i
cittadini sull'importanza di una copertura aggiuntiva.
"Considerando che con il 6,2% del Pil dedicato alla sanità
pubblica, il Servizio Sanitario Nazionale non può coprire tutto.
Una delle vere anomalie italiane è che la nostra spesa privata è
in larga misura spesa out of pocket rispetto alla spesa
intermediata. E' necessario - ha concluso - ampliare la
copertura della sanità integrativa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA