(V. "++ Attacchi cyber +110% in cinque anni ... ", delle 12.50)
"Le aziende sanitarie in Italia
stanno investendo in innovazione e digitalizzazione per
rafforzare la sicurezza dei sistemi e garantire la continuità
dei servizi, anche sfruttando le risorse messe a disposizione
dal Pnrr (Missione 1). L'obiettivo è avere infrastrutture
tecnologica più robuste, capaci di proteggere i dati sanitari e
tutelare la privacy dei cittadini, oltre a migliorare
l'efficienza operativa. E' un mondo che cambia continuamente con
nuove criticità, ma le Asl italiane sono consapevoli della
necessità di farsi trovare pronte". Lo afferma Giovanni
Migliore, il presidente della Federazione italiana aziende
sanitarie e ospedaliere (Fiaso) in merito alle misure adottate
dalle aziende sanitarie per difendersi dagli attacchi
informatici,.
Tanto che, prosegue, "da una recente survey Fiaso sul
fronte della cybersecurity, è emerso che, negli ultimi tre anni,
gli investimenti per proteggere i dati sanitari sensibili sono
cresciuti del 60% e il 39% delle aziende ha istituito
formalmente la figura del coordinatore dell'attività per la
sicurezza informatica interna".
Secondo Migliore "le aziende stanno rispondendo agli
attacchi più comuni come il phishing e le violazioni hacker con
il blocco dei sistemi informatici, attraverso interventi di
formazione specifica sia per il personale Ict sia per tutti gli
operatori, con percorsi di aderenza ai framework nazionali di
sicurezza informatica,".
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