"La selezione dei migranti a fini
amministrativi non è un processo di cura". Il medico ha un solo
fine: curare senza alcuna discriminazione e "dovrà essere
perseguito in tutti i percorsi del protocollo Italia-Albania che
coinvolgono i medici". Nei percorsi che coinvolgono i medici
serve "prevedere la presenza di figure adeguatamente formate".
Lo precisa una mozione la Federazione degli Ordini dei Medici e
degli Odontoiatri rispondendo alle segnalazioni di
organizzazioni umanitarie - tra le quali Emergency e Medici
senza Frontiere - sulle modalità per la selezione delle persone
non vulnerabili da trasferire nei centri in Albania.
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