Quella delineata dall'autonomia
differenziata è "una prospettiva che ci impaurisce e che arriva
in un momento in cui il Sistema sanitario nazionale è in
difficoltà, anche perché ci sono nodi di governare che non sono
stati sciolti negli anni e che oggi rischiano, con l'autonomia
differenziata, di definire sistemi sanitari diversi che non
riescono a dialogare tra loro. Con un ovvio peggioramento,
drammatico, del divario tra Nord e Sud, uno di quei nodi che non
è stato risolto".
A lanciare l'allarme è la direttrice generale dell'Ircss
Policlinico Sant'Orsola, Chiara Gibertoni, tra i relatori di un
incontro sul tema dell'autonomia differenziata organizzato
dall'Associazione Giovanni Bissoni nell'ospedale bolognese.
"L'autonomia differenziata è un problema per strutture anche
come il sant'Orsola che hanno alcune specialità in cui il 40%
dei pazienti proviene da altre regioni che sono strutture
pubbliche e accettano qualsiasi tipo di complessità e pazienti,
quindi non riescono a non sopravvivere se non attraverso un
finanziamento che supera il confine regionale". Senza contare
che "si fa anche tanta didattica e ricerca all'interno del
Sant'Orsola - conclude Gibertoni - ambiti che non possono
rimanere confinati all'interno delle singole regioni".
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