L'intelligenza artificiale al
servizio della diagnosi precoce di cancro polmonare. A testare
la tecnologia, in ambito radiodiagnostico, è il gruppo di
ricerca "Ciò che l'occhio non vede" dell'Ausl Romagna attivo
all'ospedale Santa Maria delle Croci. Il team, guidato dalla
dottoressa Maria Teresa Minguzzi, si è concentrato su algoritmi
di machine learning e sull'utilizzo di avanzati modelli di deep
learning. Sono stati avviati due trial clinici per la
valutazione di Sybil, un algoritmo sviluppato dal Massachusetts
Institute of
Technology (Mit) di Boston ora a disposizione del gruppo di
ricerca. I trial sono su pazienti a rischio di cancro polmonare.
Si tratta di uno studio retrospettivo ormai in fase conclusiva e
di uno studio di ricerca prospettico per testare l'accuratezza
predittiva dell'algoritmo nel valutare il rischio di sviluppare
una neoplasia polmonare da un esame TC del torace.
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