"A me riaccende una speranza che
qualcuno davvero si accorga e prenda in considerazione lo stato
di salute del nostro sistema sanitario nazionale, che diamo
troppo per scontato". Lo ha detto Chiara Gibertoni, direttrice
dell'Irccs Sant'Orsola a Bologna, commentando lo sciopero dei
medici di ieri.
"L'altro giorno ero a salutare le matricole del corso di
laurea di chirurgia - ricorda Gibertoni - e l'emozione di vedere
tanti ragazzi giovani che intraprendono questo percorso è stata
unita anche al desiderio di rendere loro consapevoli che
studieranno Medicina in un Paese dove non si abitueranno a
chiedere al paziente se ha una polizza o se ha una carta di
credito che copre le cure".
Gibertoni sottolinea: "Ho voluto ricordare a loro che la
passione che li spinge oggi a fare i medici può crescere e può
diventare anche professionalità nel momento in cui loro possono
liberamente esprimere quello che è il giuramento di Ippocrate,
che è curare chiunque" e "perdere questo bene è perdere un pezzo
di democrazia".
Il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon,
sottolinea: "Da operatore del sistema pubblico, non posso che
condividere le battaglie di rafforzamento della sanità pubblica.
Perché i soldi immessi nel sistema della sanità pubblica sono un
vantaggio per il sistema Paese".
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