È morto per un arresto cardiaco a
86 anni, Antonio Ravaglioli, ricercatore faentino, già dirigente
di ricerca dell'Istec-Cnr, dopo una vita dedicata alla ricerca
biomedica. I funerali si svolgeranno sabato 30 novembre alle 10
nella chiesa dei Cappuccini a Faenza. Ne danno notizia gli
amici.
"Lascia un grande vuoto, ma anche una profonda eredità
scientifica, Antonio Ravaglioli, studioso dei materiali ceramici
per impiego biomedico". Faentino, ha ideato e condotto 13
edizioni del seminario internazionale "Ceramics, Cells and
Tissues" ("Ceramiche, cellule, tessuti") organizzati a Faenza
con Istec-Cnr dal 1990 al 2011. Incontri che hanno portato a
Faenza i migliori ricercatori nel campo dei biomateriali e in
particolare, bioceramici.
Grazie ai suoi studi innovativi sui biomateriali per la
medicina rigenerativa e di riparazione funzionale, Ravaglioli è
stato un pioniere in materia, capace di coinvolgere studiosi
provenienti da prestigiose istituzioni internazionali e
nazionali nella nuova frontiera di ricerca volta a realizzare
poi risultati concreti a vantaggio della salute. Chiusa
l'esperienza a Faenza, Ravaglioli è stato chiamato a collaborare
in continuità alla sua lunga e apprezzata attività di ricerca,
da altre prestigiose istituzioni, organizzando così congressi
internazionali per l'Istituto della Struttura della Materia Ism
del Cnr e Unicusano a Roma, per l'Università di Genova e il
Politecnico di Milano.
Ravaglioli è stato per molti anni socio del Lions Club Faenza
Host e dell'Accademia degli Incamminati di Modigliana, cittadina
con cui aveva un fortissimo legame per motivi familiari e di cui
è stato per un periodo anche consigliere comunale,
interessandosi in particolare dei monumenti storici e della
Roccaccia, per la quale aveva ottenuto finanziamenti europei e
ideato un circuito turistico delle Rocche dei Conti Guidi.
Grande appassionato di sport, calciatore in gioventù, era
tuttora dirigente del Modigliana Calcio.
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