In Lombardia a settembre parte la
campagna di prevenzione della retinopatia diabetica. Lo
screening sarà effettuato in collaborazione con l'Asst
Fatebenefratelli Sacco a partire dal 2 settembre e si
concluderà, dopo 6 mesi, il 28 febbraio 2025.
La prima fase del progetto vedrà il coinvolgimento di tutti i
soggetti diabetici che effettuano una visita diabetologica nelle
strutture ospedaliere e territoriali dell'Asst Fatebenefratelli
Sacco nel periodo della campagna, non affetti da retinopatia e
che non abbiano effettuato una visita oculistica/fundus oculi
nell'ultimo anno. L'obiettivo è fissato a 3.000 screening in un
semestre.
Il diabetologo nel corso della visita proporrà al paziente
diabetico target l'effettuazione dello screening ed utilizzerà
un apposito strumento per acquisire le immagini dell'occhio
(tempo di svolgimento circa 3 minuti). Le immagini verranno
valutate in remoto da un oculista contestualmente alla visita e
l'esito comunicato direttamente al diabetologo che ha in visita
il paziente.
Le persone affette da diabete presentano un elevato rischio
di complicanze vascolari, tra cui la retinopatia diabetica che
rappresenta la maggiore causa di cecità tra gli adulti. In caso
di certa/sospetta alterazione strutturale della retina,
l'oculista proporrà visita oculistica di approfondimento,
redigendo anche l'impegnativa e fissando la data
dell'appuntamento.
"Questo programma sperimentale per la retinopatia diabetica -
ha sottolineato l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso
- è solo una delle applicazioni dell'enorme potenzialità offerta
dalla telemedicina. In Lombardia abbiamo già un'ottima gestione
del percorso dei pazienti diabetici, questo progetto ci
permetterà di offrire un servizio ancora migliore attraverso un
metodo semplicissimo: in visita il personale sanitario scatterà
delle foto dell'occhio del paziente che saranno valutate a
distanza dall'oculista. È un metodo molto semplice quanto
efficace, magari un giorno si arriverà, grazie all'evolversi
della tecnologia, anche a poterlo auto-eseguire a casa".
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