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Extra G7 Salute Ancona, prevenzione sfida medicina generale

Extra G7 Salute Ancona, prevenzione sfida medicina generale

Convegno promosso dal Fimmg il 5 ottobre al Museo Archeologico

ANCONA, 25 agosto 2024, 14:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Verso l'extra G7 Salute ad Ancona: "la prevenzione è la sfida della medicina generale". "La sfida della Medicina Generale: Rafforzare l'intersettorialità Territorio Ospedale per la prevenzione delle Mcnt e oncologiche" è il programma di lavori del convegno che si terrà nel capoluogo marchigiano sabato 5 ottobre al Museo Archeologico (dalle 9 alle 13, strutturato in due sessioni), all'interno del palinsesto Extra G7 Salute, organizzato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg).
    Sarà l'occasione, ricorda il Comune, "non solo a fare il punto sullo stato dell'arte, ma darà un contributo alla progettazione concreta delle forme, tavoli e protocolli di collaborazione, tenendo conto dei dati di partenza, che attribuiscono un indubbio ruolo centrale ai medici di medicina generale, e dei dati locali sull'incidenza delle malattie monitorate in termini di salute della popolazione, di supporto a famiglie e caregiver, ma anche di spesa sanitaria e razionalizzazione e contenimento delle liste di attesa e degli accessi al pronto soccorso".
    "Il lavoro dei medici di medicina generale è uno degli strumenti strategici, e, dati e studi alla mano, tra i più efficaci, per mettere in atto concrete politiche di prevenzione, - ricorda il Comune - sia per malattie oncologiche, sia per croniche non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, quelle derivanti dal fumo, la broncopneumopatia cronica e ostruttiva, diabete, l'osteoporosi, disturbi cognitivi dell'anziano (Alzheimer e demenze) E di altre fasce anagrafiche di popolazione. Nel convegno si parlerà, in particolare, della necessità di strutturare sempre meglio e rafforzare sempre di più il contatto e la rete di collaborazione tra medici di medicina generale, specialisti e ospedale per la prevenzione; l'iniziativa è prevista nel palinsesto Extra G7 Salute, organizzato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale.
    Due le sessioni del convegno: la prima dedicata al "lavoro di prevenzione dei medici di medicina generale, la seconda sarà una tavola rotonda con un pool di specialisti nei campi della cardiologia, della diabetologia, pneumologia, endocrinologia e della prevenzione oncologica. Il convegno affronterà anche, con un intervento dell'Inps, il tema dei costi economici e sociali legati alla sanità e di come la prevenzione può incidere positivamente in termini di risparmio.
    Dopo il saluto delle autorità, interverranno i dottori Filippo Anelli (presidente Fnomceo, Alberto Oliveti (presidente Fondazione Enpam), Silvestro Scotti (segretario Nazionale Federazione Italiana Medici di Medicina Generale). "Quale collaborazione possibile tra Medico di Medicina Generale e specialistica Territoriale e Ospedaliera (Paola Lodolini), moderatori Dario Bartolucci / Stefano Eleonori/ Enea Spinozzi/Claudio Cappelli. Prevenzione: cardiovascolare (Guido Sampaolo), diabete (Annalisa Pini - Patrizia Palini), bpco e fumo (Francesco Freddo), disturbi cognitivi (Cinzia Calzolari), prevenzione osteoporosi (Alessandra Mazzarini), prevenzione oncologica (Aldo Tiberi).
    Per quanto riguarda "Equità e intersettorialità a favore del cittadino e della comunità", tavola rotonda con specialisti.
    Moderatori Fulvio Borromei / Paolo Misericordia. Per cardiovaascolare (Matteo Francioni), diabete (Alessio Pieroni), bpco e fumo (Lucia Pettinari), disturbi cognitivi (Fabio Izzicupo), prevenzione osteoporosi (Giacchetti Gilberta), prevenzione oncologica (Giuseppe Feliciangeli) Costi economici e sociali Inps (Nunzia Cannovo).
    Quanto ai dati, informa il Comune, "la medicina generale muove una serie di contatti annuali con i pazienti pari a circa 22.500 unità per ogni medico. Ogni medico ha in carico in media circa 150 pazienti diabetici, 450 pazienti ipertesi /cardiopatici, 50-150 pazienti con storia di tumori (nuovi o con controlli periodici da eseguire), 50-100 pazienti con disturbi cognitivi e neurologici. Si tratta dunque di situazioni in cui la vicinanza alla famiglia è di particolare importanza, senza dimenticare tutti i pazienti seguiti dai medici di medicina generale nelle strutture (Case di Riposo, Rsa, Hospice)". Per i costi costi, i dati Favo-Censis relativi ai costi sociali dei tumori (dicembre 2023) "evidenziano che il costo pro capite medio annuo in Italia, relativo a tutti i pazienti che hanno avuto una diagnosi da almeno cinque anni, è di 34.210 euro. La misurazione dell'impatto della malattia sul lavoro attesta che oltre il 20% dei pazienti ha dovuto lasciare l'attività, un ulteriore 10,2% si è dimesso, il 2,3% è stato licenziato. La sfida della prevenzione si gioca a diversi livelli, nei quali Regione Marche, Ast e Medici di medicina generale sono gli attori principali".
    Rispetto a una serie di patologie, come il tumore del colon retto e il tumore al seno, i cittadini interessati per fascia di età o per particolari condizioni, ricevono a casa l'invito a sottoporsi ai relativi screening.
    Attualmente il dato relativo "all'adesione all'invito a effettuare gli screening si attesta attorno al 33%". "Dagli studi sperimentali emerge che, se l'adesione allo screening fosse promossa in modo strutturato dai medici di medicina generale, potrebbe attestarsi su valori attorno al 94%" spiega il dottor Aldo Tiberi, medico di medicina generale, consigliere dell'Ordine dei medici della provincia di Ancona, componente del gruppo di coordinamento regionale del progetto Screening Oncologici, della rete dei referenti per la Formazione AST 2 Provincia di Ancona e del gruppo di lavoro tematico Comunità attive - Piano regionale Prevenzione 2020, nonché vice segretario vicario Fimmg della provincia di Ancona e co-organizzatore dell'evento Extra G7 insieme con la dottoressa Paola Lodolini, segretario provinciale della Fimmg Ancona e con la dottoressa Annalisa Pini, medico di medicina generale.
    Il "plateau di dati su cui lavorare in sinergia fotografa una situazione locale, che i medici di medicina generale ritengono migliorabili attraverso percorsi e protocolli che rinsaldino sempre di più i legami all'interno della rete della sanità e dei servizi sanitari, integrando gli interventi, con il fine di aumentare l'accessibilità e l'appropriatezza dei servizi sociosanitari e l'adesione a misure di prevenzione".
   

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