Terminate questa mattina le
procedure di prelievo multiplo di organi e tessuti, donati da un
paziente di circa 60 anni, residente nella provincia di Pesaro
Urbino e ricoverato nell'Unità Operativa di Rianimazione
dell'Ospedale San Salvatore di Pesaro dell'Azienda sanitaria
territoriale. "Gli organi e tessuti risultati idonei al
trapianto - comunica l'Ast - sono stati il fegato, i reni, i
vasi sanguigni e le cornee.
"L'Ast di Pesaro Urbino esprime cordoglio alla famiglia -
scrive il direttore Alberto Carelli - e un ringraziamento per il
gesto che donerà vita e speranza ad altri malati. Il paziente
donatore ha espresso la volontà di donare gli organi e tessuti
sulla documentazione di identità oltre che dai familiari del
medesimo. Un ringraziamento va alla professionalità di tutta
l'equipe e dei coordinatori medici e di tutti i sanitari
dedicati alla procedura che ha permesso di ottenere una sempre
maggiore diffusione delle pratiche di donazione e trapianto sul
territorio regionale e nazionale, rendendo possibile anche
questa operazione".
"Il donatore, inoltre, era anche iscritto all'Aido
(Associazione Italiana per la Donazione Organi)", ricorda
l'Azienda sanitaria.
Il Collegio Medico e le equipe esterne intervenute per il
prelievo di organi hanno lavorato in coordinamento con il "Nord
Italia Trasplant" (NITp), che è il Centro Nazionale di
Riferimento per la Regione Marche dell'attività
trapiantologica".
Il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della
Regione Marche, Filippo Saltamartini, esprime il suo
"ringraziamento alle famiglie dei donatori, sottolineando
l'importanza di questo gesto di grande generosità che dona nuova
speranza a chi attende un trapianto". Inoltre, tiene ad elogiare
il lavoro multidisciplinare della rete trapianti "una eccellenza
nella nostra regione".
I prelievi di organi e tessuti "sono avvenuti nella notte tra
il 3 e il 4 settembre presso il Blocco Operatorio di Pesaro
perfettamente organizzato dal personale infermieristico di sala
operatoria dell'Ospedale San Salvatore che ha collaborato con le
equipe chirurgiche degli Ospedali Policlinici di Genova e Ancona
nelle attività necessarie, che hanno comportato l'impiego di
tecniche all'avanguardia per il mantenimento delle condizioni di
idoneità degli organi prelevati al successivo trapianto. Gli
organi e tessuti risultati idonei al trapianto sono stati il
fegato, i reni, i vasi sanguigni e le cornee i quali sono stati
destinati rispettivamente al Policlinico S. Martino di Genova
(fegato e vasi sanguigni) all'Azienda Sanitaria Universitaria di
Udine (reni ) e alla banca delle Cornee delle Marche (cornee)".
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