"Qualcuno ha sottolineato il fatto
che avendo esaltato la nostra sanità poteva essere una diminutio
rispetto ai problemi. - ha affermato Acquaroli a margine della
seduta del Consiglio regionale - Io dico che i problemi e le
criticità che ci sono e su cui stiamo lavorando, vanno tenute in
considerazione; stiamo cercando di dare il migliore risposte
possibili - ha proseguito - anche venendo a costruire delle
soluzioni che devono rispondere appunto a una programmazione
sulla carenza di medici e medicina generale, che devono
rispondere alla necessità di contrastare il fenomeno dei
gettonisti, all'emergenza che si è venuta a creare a causa delle
liste d'attesa soprattutto per l'eredità che ha lasciato la
pandemia con una domanda di prestazioni che è schizzata".
"Dall'altra parte - ha proseguito Acquaroli - dobbiamo anche
esaltare quello che è il valore della nostra azienda
ospedaliera, in questo caso l'Azienda ospedaliera delle Marche
ma anche delle altre aziende ospedaliere e delle altre aziende
sanitarie territoriali che riescono a tenere la nostra regione
tra le migliori regioni italiane per il livello essenziale
assistenza e anche per la tenuta dei conti perché siamo anche
regione benchmark".
"Queste due valutazioni non confliggono - ha concluso il
presidente delle Marche - ma anzi dobbiamo a mio avviso essere
molto contenti e orgogliosi di quello che fanno i professionisti
che lavorano nelle nostre aziende, in maniera particolare a
Torrette che, diciamolo chiaramente, essendo il primo ospedale
pubblico in Italia da tre anni e essendo il sistema sanitario
pubblico italiano tra i primi seni sensi e sistemi sanitari
pubblici al mondo, è un orgoglio a livello nazionale, anche a
livello internazionale".
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