"Con la Conferenza dei Sindaci
diamo voce ai territori, promuovendo dialogo e concertazione tra
le Ast (Aziende Sanitarie Territoriali, ndr) e i sindaci per
garantire risposte più efficaci e mirate ai bisogni di salute
dei cittadini". Lo afferma il vice presidente della Giunta e
Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini
che ricorda: "la Conferenza dei sindaci era prevista già dal
1992, ma non ne era mai stata regolamentata l'operatività con
l'approvazione dei regolamenti di funzionamento. Dopo 32 anni
siamo riusciti a colmare questa lacuna con la legge di riforma
della sanità, dando finalmente voce ai sindaci, i quali hanno
adottato il regolamento delle Assemblee sulla base di una
delibera di giunta regionale".
Nella delibera di approvazione della Conferenza dei Sindaci,
prosegue il vice presidente della Regione, "abbiamo predisposto
due bozze di Regolamento che i sindaci hanno potuto valutare ed
adottare secondo una loro scelta". E' pure "emersa la necessità
di riparametrare la rappresentatività dei comuni non più in base
alla popolazione residente. ma anche sulla base dell'estensione
del territorio. "Questa proposta è stata poi sottoposta al
parere del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal), organo
costituzionale chiamato a garantire la leale cooperazione tra
Regione e Comuni. Non c'è stata nessuna interferenza da parte
della Regione Marche sul livello di rappresentatività, è stata
una scelta libera e consapevole dei sindaci che rappresentano
Enti millenari come i Comuni".
Saltamartini conclude spiegando che la Conferenza dei sindaci si
prefigge l'obiettivo di "rafforzare il ruolo dei Sindaci nelle
scelte strategiche per la sanità del territorio ed è uno dei
punti cardine della Legge di Riforma del Sistema Sanitario
Regionale".
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