E' mancata nel tempo la
programmazione per il turnover dei medici per la quale sono
necessari "10-11 anni" per sostituire il personale in pensione.
Ad affermarlo, sul palco di Atreju a Roma, il presidente delle
Marche Francesco Acquaroli: "il turnover dei medici di medicina
generale è praticamente uno in entrata su due in uscita: per
formare un medico occorrono 10 anni o 11 e allora chi doveva
programmare i medici e la medicina generale che andavano la
sostituzione dei medici di energia generale in pensione tra il
2020 e il 2025?".
"Se no non c'è la medicina sul territorio, - ha osservato
Acquaroli - tutto va a finire nelle liste d'attesa nei pronto
soccorso e negli ospedali che però nascono per gli acuti e
genera un fenomeno, tra i più drammatici, l'inappropriatezza
delle prestazioni". "Noi - ha aggiunto Acquaroli - portiamo i
cittadini ad avere prestazioni in maniera inappropriata. Ciò è
generato da tante variabili tra cui la scarsità dell'assistenza
per cronicità che non si crea in cinque minuti, occorrono anni.
Va costruito il percorso e individuati i professionisti che si
occupano di questo, insieme all'assistenza domiciliare insieme,
alla rete territoriale agli ambulatori territoriali, che
potrebbero anticipare gli ospedali di comunità".
"Sono delle iniziative e una visione di sanità che va
costruita negli anni, - ha proseguito - per far sì che si possa
arrivare a un risultato che pare scontato, ma non lo è, mettere
in condizione tutti gli operatori di sanità di lavorare
assolvendo a loro ruolo e generando virtuosismo; non dico che
non ci sia ma che c'è un grande margine di efficientamento del
sistema".
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