"Un provvedimento giusto, è
inammissibile che si possa aggredire chi presta la propria opera
per curare il prossimo". Così, interpellato dall'ANSA, il
presidente dell'Ordine dei medici di Campobasso, Giuseppe De
Gregorio, commenta i contenuti del Decreto legge approvato dal
Consiglio dei ministri che inasprisce le pene nei confronti di
chi commette atti di violenza a danno del personale sanitario.
"Al di là dell'inasprimento delle pene o del potenziamento dei
sistemi di videosorveglianza - aggiunge - trovo che sarebbe
molto utile fare un'opera culturale nei confronti dei pazienti".
Un messaggio, dunque, che va in una precisa direzione: "Non è
possibile aggredire chi ti sta curando. Sotto ogni camice bianco
c'è un professionista impegnato a salvare vite e non può
assolutamente essere trattato con violenza". De Gregorio fa
anche una riflessione sui contesti che possono poi sfociare in
atti di violenza. "Le condizioni in cui si verificano questi
episodi - spiega - sono sempre estremamente conflittuali per il
paziente che trova difficilmente risposte, soprattutto nei
tempi, considerata la grande carenza di medici che si manifesta
ormai da qualche anno".
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