Da Bari, in occasione del 12esimo
congresso internazionale sui funghi medicinali, l'associazione
Luca Coscioni ha lanciato al governo un appello per l'apertura
alle terapie psichedeliche, sollecitando l'esecutivo a
considerare quanto già avviene in altri paesi come Canada e
Stati Uniti.
Durante la tavola rotonda conclusiva intitolata 'Gli
psichedelici tra diritto alla scienza, leggi nazionali e fine
vita', in collaborazione con l'Università di Bari e l'Italian
society for Medicinal mushrooms, è stata evidenziata l'assenza
in Italia di ricerche e sperimentazioni nonostante le normative
esistenti permetterebbero sia gli studi che alcune applicazioni
terapeutiche.
Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, ha
ribadito che in Italia esistono già oggi possibilità legali per
l'uso compassionevole delle terapie psichedeliche e ha lanciato
un appello ai ministri Schillaci e Crosetto affinché venga
aperto un dialogo su questo tema cruciale. "Il cosiddetto uso
compassionevole può essere praticato già oggi in Italia", ha
affermato Cappato, aggiungendo che è necessario proseguire
l'approfondimento scientifico e giuridico, ma anche aprire un
confronto con le istituzioni.
L'avvocata Claudia Moretti ha sottolineato l'importanza
della dichiarazione di Helsinki che prevede la libertà dei
medici di utilizzare mezzi terapeutici nuovi o non provati, con
il consenso del paziente, qualora non esistano terapie efficaci.
Le richieste al Governo includono: inserire gli psichedelici
tra le terapie prescrivibili nelle cure palliative; rendere
disponibili le terapie con psichedelici come cure
compassionevoli; avviare un progetto pilota per trattare il
disturbo da stress post-traumatico nei militari attraverso
terapie psichedeliche, in collaborazione con il ministero della
Difesa.
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