La giunta regionale di Alessandra
Todde ha definitivamente mandato in archivio il progetto dei
quattro nuovi ospedali a Cagliari, Sassari, Alghero e nel
Sulcis, lanciato sul finire di legislatura dall'esecutivo di
Christian Solinas.
Durante la seduta che si è svolta nel palazzo del Consiglio
regionale a Cagliari al termine dei lavori dell'Aula, è stata
infatti approvata l'attesa delibera proposta dall'assessorato
della Sanità guidato da Armando Bartolazzi, che annulla la
delibera adottata a due giorni dalle elezioni regionali che
prendeva atto"degli studi di fattibilità presentati dalle Asl
per la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri".
"Sul provvedimento non c'era copertura finanziaria - ha
spiegato la presidente ai giornalisti al termine della riunione
- e, così come in tutti questi cinque anni di giunta non si è
fatta programmazione, si è pensato di costruire questi quattro
ospedali senza prevedere cosa sarebbe successo agli altri".
"Prima di spendere 800 milioni per i nuovi ospedali - ha
aggiunto la governtrice - occorre capire bene cosa dobbiamo fare
per far funzionare quelli esistenti e investire in edilizia
ospedaliera dove serve". "Il Cto di Iglesias, per esempio, ha
sale operatorie bellissime, migliori di quelle del San Raffaele,
ma poi non ci sono i medici per condurle".
L'obiettivo è dunque un altro: "Vogliamo portare avanti un
processo che possa servire ai sardi e non costruire scatole
vuote - ha precisato Todde -, un processo che ridistribuisce le
risorse correttamente sia agli ospedali esistenti, che in molti
casi stanno soffrendo, sia nella distribuzione dei medici e per
il rilancio della medicina territoriale".
Ma nessun preconcetto: "Se ci sarà bisogno di edilizia
ospedaliera non ci tireremo indietro, ma sarà solo a seguito di
una programmazione accurata", ha concluso la governatrice.
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