Vedrà la luce a settembre il
disegno di legge della giunta di Alessandra Todde che
riorganizzerà la sanità sarda e consentirà un cambio ai vertici
delle aziende sanitarie. È ciò che è emerso al termine del
vertice di maggioranza che si è tenuto nel pomeriggio in
Consiglio regionale. Un supplemento di incontro dopo quello del
23 luglio scorso in cui tutti i capigruppo del Campo largo e i
consiglieri regionali si erano confrontati con la governatrice e
con l'assessore Armando Bartolazzi.
Un provvedimento, quello illustrato oggi dalla presidente e
dall'assessore a tutti i colleghi alleati, che "non è una
riforma strutturale", precisa Todde a margine, ma serve per
"andare a colpire le inefficienze", come per esempio il caos di
funzioni che si è creato tra Ares e Asl, con i disguidi che ha
portato anche alla mancata approvazione dei bilanci. Rispetto
alla prima bozza di ddl trapelata, e "molto ambiziosa", spiega
la presidente, il nuovo provvedimento "affronta problemi
pratici".
Nello specifico li chiarisce Francesco Agus, capogruppo dei
Progressisti, il più critico degli alleati in materia di sanità
dopo il primo incontro di 15 giorni fa: "Quello che è certo è
che l'ospedale Microcitemico tornerà finalmente nell'Arnas
Brotzu e darà vita a un polo pediatrico di rango regionale, e
che gli ospedali di Alghero torneranno finalmente nell'Asl
territoriale, dall'Aou - riassume Agus -. Sono previste poi
anche modifiche rispetto all'attuale conformazione di Ares,
riportando principalmente chiarezza rispetto a un sistema in cui
oggi ogni azienda di fatto ha interpretato la legge in maniera
diversa".
Un "incontro soddisfacente" per il capogruppo dei
Progressisti, secondo cui la crisi attuale del sistema sanitario
deriva "anche da una gestione dozzinale, approssimativa e in
alcuni casi platealmente sbagliata, perpetrata da parte delle
direzioni generali nominate nella scorsa legislatura".
"Abbiamo condiviso le linee guida del disegno di legge che la
giunta approverà a breve - aggiunge la presidente della
commissione Sanità del Consiglio Carla Fundoni (Pd) - Questo ci
consentirà di imprimere un indirizzo diverso per dare risposte
ai sardi".
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