L'Asl Toscana nord ovest ha
potenziato il servizio di vigilanza nei punti più a rischio
(pronto soccorso, salute mentale, serd), ha rafforzato la
formazione del personale incentrandola sulla gestione di
potenziali situazioni di conflitto e ha messo in atto varie
campagne di comunicazione dove è al centro il rispetto nei
confronti dei sanitari. Lo rende noto l'azienda sanitaria dopo
l'ennesima aggressione, per fortuna senza gravi conseguenza,
avvenuta nei giorni scorsi al pronto soccorso di Pontedera
(Pisa).
"Purtroppo le aggressioni a sanitari - spiega l'Asl in una
nota - sono sempre più frequenti e spesso, come nel caso di
Pontedera, si tratta di eventi che non hanno risvolti gravi ma
resta il fatto che tali comportamenti sono un campanello
d'allarme che deve farci riflettere su come il rapporto del
personale sanitario con il paziente sia sempre di più messo in
discussione. Nell'ottica della tutela dei lavoratori, sono stati
aumentati i pulsanti antiaggressione e, per quanto riguarda la
videosorveglianza, le procedure autorizzative previste dal
rispetto dello statuto dei lavoratori e dalla normativa sulla
privacy sono più complesse e richiedono tempi più lunghi".
Infine, l'Asl Toscana nord ovest fa sapere di avere "approvato
una specifica procedura aziendale e ha fatto il punto
sull'ubicazione delle videocamere e sul loro stato di
funzionamento: nello specifico caso dell'aggressione al pronto
soccorso di Pontedera, la presenza della guardia giurata,
prontamente intervenuta, ha evitato che la situazione
degenerasse e si sta valutando se sono necessarie ulteriori
misure restrittive, per questo si svolgerà nei prossimi giorni
un incontro con il personale per condividere quanto accaduto e
raccogliere suggerimenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA