"Se nell'arco dell'anno vediamo
che ci sono le condizioni - non lo possiamo certo precisare ad
aprile, questa potrà essere una valutazione che facciamo a
ottobre-novembre, nell'approssimarsi del bilancio di previsione
- noi ridurremo" l'addizionale Irpef regionale "soprattutto
nella fascia dai 28mila ai 50mila euro di reddito che è la
fascia intermedia". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della
Regione Toscana, che ha partecipato a un'iniziativa del Pd
Toscana sulla sanità.
"L'addizionale Irpef noi la teniamo nella misura in cui è
necessaria per almeno garantire e valorizzare quello che a
livello di prestazioni la nostra sanità offre", ha ribadito,
evidenziando che "già oggi non c'è stato aumento, e
conseguentemente siamo rimasti sempre all'1,41, nella fascia
sotto i 28mila euro. Ma è una cosa che vediamo man mano che
riusciamo a capire l'efficacia delle nostre misure. Per ora sono
positive".
"Devo dire che poi sarà un passaggio fondamentale quello del
22 maggio, quando quella norma sui dispositivi sanitari che
avrebbe significato 420 milioni di euro per la Toscana, il
riconoscimento appunto del payback sui dispositivi sanitari,
sarà giudicata davanti alla Corte costituzionale - sottolinea
Giani -. E' evidente che da una opinione o l'altra della Corte
dipenderanno anche le risorse che noi possiamo avere, quindi
come impostare il bilancio, la manovra per il prossimo anno".
Secondo Giani "la cosa per ora veramente importante" è "una
statistica dell'Istat che dimostra come nel passaggio
all'utilizzare risorse proprie, per passare a un sistema
sanitario privato, questo processo che si sta progressivamente
affermando in alcune regioni vede la Toscana come la regione con
minore tendenza, ovvero siamo quella dove evidentemente ancora
il sistema pubblico riesce a offrire opportunità e prestazioni
dei servizi, allontanando conseguentemente questa prospettiva".
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