Migliorare i risultati estetici e la
sicurezza degli impianti grazie a un progetto di chirurgia
ricostruttiva mammaria, che prevede l'uso del tessuto adiposo,
prelevato tramite lipoaspirazione, per ricostruire il seno
irradiato dopo la mastectomia. A portarlo avanti l'Azienda
ospedaliero-universitaria Senese con la Chirurgia oncologica
della mammella, diretta dal professor Donato Casella, e il
Centro conservazione cute, diretto dalla dottoressa Elisa
Pianigiani con il finanziamento dell'Ott Organizzazione Toscana
trapianti.
"Negli ultimi anni - spiega in una nota Casella - la
chirurgia ricostruttiva mammaria in ambito oncologico è stata
inclusa nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), diventando
una risorsa cruciale per migliorare la qualità della vita delle
pazienti colpite da tumore al seno. La sinergia che si è
sviluppata all'interno dell'Aou Senese con il Centro
conservazione cute e la Dermatologia ha permesso di essere
all'avanguardia nel futuro della ricostruzione. In particolare
l'uso del tessuto adiposo per la ricostruzione post mastectomia
rappresenta il punto più alto di un percorso iniziato nel 2019,
con l'introduzione dell'utilizzo di matrici dermiche acellulari
liofilizzate". Il progetto dell'uso del tessuto adiposo per la
ricostruzione post mastectomia è stato autorizzato nel 2024. "il
tessuto - aggiunge la dottoressa Pianigiani - viene processato e
conservato a -80 grado per essere reinnestato alla fine del
trattamento terapeutico, evitando ulteriori interventi di
lipoaspirazione. Questo progetto è complementare agli altri due,
protagonisti di questo percorso multidisciplinare iniziato nel
2019, con l'obiettivo di ampliare e personalizzare le opzioni
ricostruttive post-oncologiche".
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