Un patto a quattro, tra Avis
Toscana da un lato, Estra Spa, Eli Lilly e Sogesi dall'altro,
per incentivare le donazioni di sangue e plasma. 'I donatori che
fecero l'impresa' è il nome dell'accordo sottoscritto oggi a
Firenze. Le imprese hanno sottoscritto i primi tre accordi
pilota previsti dalla delibera di giunta regionale 1123/2024,
che formalizza lo schema tipo di protocollo d'intesa per la
promozione delle donazioni di sangue, plasma e piastrine.
Secondo una recente ricerca che Avis Toscana ha commissionato al
dipartimento di scienze politiche dell'Università di Pisa su un
campione di 370 ex donatori, è emerso che quattro dipendenti su
dieci non donano più. E sono proprio gli impegni di lavoro la
prima causa che In Toscana determina l'impossibilità di donare
(32% del campione). Pesa in modo rilevante anche la mancanza di
permessi accordati per effettuare il gesto solidale, che
coinvolge il 6,2% degli intervistati. "La mancanza di tempo
dettata dai ritmi che seguono, specialmente nel contesto
privato, diluisce la propensione a frequentare i centri
trasfusionali. Ora l'obiettivo è diffondere una cultura della
solidarietà nei luoghi di lavoro, ispirando anche altre aziende.
Vorrei ringraziare, a nome di tutta Avis Toscana, le nostre sedi
di Sesto Fiorentino, Ponsacco e Prato che hanno favorito questa
collaborazione con le aziende", dice Claudia Firenze, presidente
di Avis Toscana. "Siamo determinati a fare la nostra parte per
invertire il trend delle donazioni e ispirare altre realtà
aziendali a unirsi a questo impegno" commenta Elias Khalil,
presidente e amministratore delegato Eli Lilly Italia. "Estra ha
deciso di fare un importante passo avanti sottoscrivendo il
Protocollo a valere per tutte le sue società controllate e
partecipate: 12 aziende con oltre 850 dipendenti", afferma il
presidente Francesco Macrì "Il Gruppo donatori Sogesi è stato
costituito da circa due anni, abbiamo iniziato in Umbria e
Toscana, ma coinvolgeremo tutti i nostri colleghi in campagne
di sensibilizzazione, volontariato e promozione di corretti
stili di vita", spiega Susanna Paciosi, direttore Risorse umane
Sogesi.
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