Doppio presidio sabato mattina
davanti agli ospedali di Spoleto e Foligno con la candidata
presidente della Regione Umbria Stefania Proietti.
Al San Matteo degli Infermi di Spoleto, il comitato in difesa
del nosocomio ha consegnato a Proietti la petizione che ha
raccolto oltre 9 mila firme. Lunedì, sarà presentato in Procura
un esposto firmato dal sindaco spoletino Sisti, dalla giunta
comunale, da tutti i consiglieri di maggioranza e tre di
opposizione per denunciare la mancanza dei servizi di
emergenza-urgenza.
"Prendo in mano le 9 mila firme - ha detto Proietti - che
hanno un enorme peso simbolico nel chiedere il ripristino
dell'ospedale di Spoleto com'era prima del Covid. Non siamo qui
per fare proclami, siamo qui per prendere un impegno in difesa
del diritto alla salute che spetta a ciascun cittadino: non è
giustificabile tenere reparti chiusi in una zona che oltretutto
soffre ancora per le ferite del terremoto di otto anni fa".
Subito dopo, l'arrivo a Foligno per il presidio davanti
all'ospedale San Giovanni Battista: "L'ospedale di Foligno - ha
sottolineato Proietti - era un fiore all'occhiello della sanità
regionale, in grado di attrarre persone anche da fuori. Oggi,
come tutti gli ospedali della rete umbra, soffre un calo
drastico in termini di personale e attrezzature. Abbiamo scelto
di fare questo presidio qui per far sentire la nostra
solidarietà al personale sanitario che continua a difendere la
nostra salute anche in queste condizioni difficili e che chiede
di essere ascoltato".
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