"L'ospedale di Castelfranco
Veneto, nella sua veste di sede staccata dello Iov di Padova, è
entrato nella storia recente della sanità veneta. Qui, per la
prima volta, è stata effettuata con successo una donazione di
organi a 'cuore fermo' in un ospedale presidio ospedaliero
territoriale 'Spoke'. Un cuore e due reni che ridaranno una
prospettiva di vita ad altrettanti pazienti". Lo annuncia il
presidente del Veneto Luca Zaia.
"In otto ore di intervento - aggiunge Zaia - si sono
alternati una quindicina di clinici, con il supporto del
Coordinamento regionale Trapianti. E' stato compiuto un grande e
complesso lavoro di squadra, un valore aggiunto spesso decisivo
che, fortunatamente, nel Veneto i nostri sanitari sanno
applicare alla perfezione. Per questo traguardo storico mi
complimento con la Direttrice Generale dello Iov, Maria
Giuseppina Bonavina, il Coordinamento Ospedaliero Trapianti
dello Iov, tutto il team interaziendale nel quale hanno operato
specialisti dell'Ulss 2 Marca Trevigiana e dell'Azienda Ospedale
Università di Padova".
"Un pensiero - dice l'assessore regionale alla Sanità Manuela
Lanzarin - va anche alla generosità della donazione e alla
scelta altruista della famiglia che, di fronte alla prognosi
infausta per la loro congiunta, non ha esitato a donare la vita
ad altre persone. Non dimentichiamoci mai che il dono, e il
grande lavoro di sensibilizzazione che viene svolto a tutti i
livelli, è alla base del sistema trapiantistico. Senza la scelta
di donare della gente, la meravigliosa epopea dei trapianti non
avrebbe potuto diventare quella grande macchina salvavita che è
ora".
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