Una mano robotica azionata con i
muscoli dell'arto e con un sistema di controllo estremamente
intuitivo. E' la SoftHand Pro messa a punto dall'Università di
Pisa e dall'Istituto italiano di tecnologia e presentata al
Festival della Robotica, al via da oggi pomeriggio con una
cerimonia alla Stazione Leopolda di Pisa dove è in programma
fino al 26 maggio.
"Si tratta di una mano protesica innovativa - spiega Manuel
Catalano, ricercatore dell'Università di Pisa e dell'Iit - che
ha un sistema di articolazioni complesso e robusto come quello
delle mani umane e un sistema di controllo estremamente
intuitivo con un singolo motore che muove tutti i giunti
dell'articolazione della mano e che interagisce in maniera
sicura con le persone e il corpo". La protesi, ha aggiunto Maria
Fossati, designer dell'Iit, è "mioelettrica e si aziona
contraendo con il muscolo interno ed esterno del braccio come se
fossero due pulsanti, aprendola e chiudendola grazie alla
tecnologia contenuta all'interno che le permette di muoversi con
assolta naturalezza". "Dal punto di vista della ricerca - ha
concluso Lucia Pallottino, direttrice del Centro ricerca 'Enrico
Piaggio' dell'Ateneo pisano - le protesi nascono dallo studio
dell'essere umano per poi diventare arti robotici e protesi il
più possibile simili a quelli umani. Importante inoltre è lo
studio e la valutazione dell'impatto delle protesi sulla persona
che le utilizza dal punto di vista psicofisico per essere comode
ed emotivamente accettate. Per questo sono fondamentali ricerche
altamente interdisciplinari".
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