"C'è ancora molto da lavorare sulla
presa in carico e la cura ospedaliera per le persone con
disabilità intellettiva e relazionale, ma oggi abbiamo delineato
un quadro importante. Il sistema DAMA è un buon modello da
implementare e da portare all'attenzione di tutti. Sicuramente
all'interno del G7 Inclusione e Disabilità ci sarà spazio per
illustrare questa esperienza e questo approccio che per noi è
fondamentale". Così il ministro per le Disabilità Alessandra
Locatelli a margine del convegno "Progetto di vita e presa in
carico della persona nel contesto di cura ospedaliera: modello
DAMA e territorio (primo incontro - Roma)", promosso dal
ministero per le Disabilità con la collaborazione scientifica
del professore Filippo Ghelma, che si è svolto oggi nell'Aula
dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. All'incontro,
moderato dal dottor Serafino Corti, coordinatore del Comitato
Tecnico Scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla condizione
delle persone con disabilità, hanno portato il loro saluto il
ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della Fish
Vincenzo Falabella e il Presidente della Fand Nazaro Pagano.
Sono intervenuti il dottor Nicola Pannocchia, Coordinatore del
Comitato scientifico della Carta dei diritti delle persone con
disabilità in ospedale e il professore Filippo Ghelma, Direttore
della Struttura Complessa DAMA (Disabled advanced medical
assistance) presso il Presidio Ospedaliero San Paolo - Polo
Universitario, Asst Santi Paolo e Carlo di Milano. Nel corso
dell'evento sono state presentate le esperienze del modello DAMA
adottate sul territorio nazionale e ascoltate alcune
testimonianze. "È il primo di una serie di incontri - ha
sottolineato il ministro Locatelli - intendiamo farli diventare
itineranti perché crediamo nel coinvolgimento di tutti: serve
fare squadra perché da soli non si va lontano. Ringrazio il
professore Ghelma, esperto del ministero sul tema, che ha
supportato la parte scientifica dell'incontro di oggi e
supporterà quella dei prossimi momenti di confronto che
promuoveremo".
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