"I concerti sotto le stelle del
Teatro Massimo di Palermo, con gli spettatori seduti sulla
scalinata e gli artisti poco dietro i cancelli, sono una
iniziativa per portare la musica tra le gente. Nota dolente è
che la serata di ieri è riservata a quelli che in gergo si
chiamano normoabili. Quanto è accaduto a me, disabile per i
postumi da ictus cerebrale, è insieme ridicolo e offensivo. Un
addetto all'accoglienza, sollecitato, si reca senza troppo
convinzione nel foyer per chiedere se possibile avere una sedia.
Poco dopo torna scuotendo la testa, il responsabile l'ha
negata". Lo dice Aldo Penna, ex deputato nazionale del M5S
"Mia moglie - spiega Penna - si reca dove staziona il
responsabile. Espone il caso, la disabilità, la difficoltà
oggettiva, il fatto che in qualunque teatro, seppur atipico come
uno spettacolo sulla scalinata, si assicurano comunque a chi è
disabile gli stessi diritti degli altri. Anche stavolta il
responsabile, che non ha voluto fornire il nome, si produce non
solo in un diniego ma anche in valutazioni offensive. Mia moglie
cerca di farlo immedesimare dicendogli se fosse lui portatore di
disabilità come si comporterebbe e per tutta risposta le dice
che lui si attrezzerebbe. Il sovraintendente Marco Betta ponga
rimedio alla vergognosa performance del responsabile sicurezza".
Penna sottolinea che le sale e i luoghi per riunioni e
spettacoli, oltre a dover essere accessibili, devono prevedere
la riserva di un posto ogni 400 per persone disabili con
difficoltà motorie (art. 26 D.P.R. 384/1978).
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