/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

==Sereni (Pd), il decreto prima del voto un'offesa a chi soffre

==Sereni (Pd), il decreto prima del voto un'offesa a chi soffre

'Per il governo la sanità pubblica non è una priorità'

ROMA, 05 giugno 2024, 09:17

Redazione ANSA

ANSACheck

"È indegno fare un decreto fuffa quattro giorni prima del voto, un'offesa per chi oggi soffre e non riesce a curarsi, per chi è in attesa di analisi o interventi importanti". Lo ha detto la responsabile salute e sanità della segreteria Pd Marina Sereni, intervistata da La Repubblica, commentando il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri sulle liste d'attesa.
    "C'è bisogno di assunzioni di medici, infermieri e tecnici", sottolinea Sereni, che punta il dito contro l'esecutivo: "Per il governo la sanità pubblica non è una priorità. Se lo fosse dovrebbe rivedere le sue scelte in materia fiscale. Lo scorso anno l'Italia ha impiegato quattro miliardi di euro per accorpare, per un anno, due aliquote Irpef. Ma se costringiamo un lavoratore dipendente o un pensionato a spendere soldi per curarsi forse non era quella la priorità giusta. E poi il personale non ce la fa più".
    Sul fronte della detassazione degli straordinari, afferma Sereni, "dire che noi possiamo tenere aperti gli ambulatori di sabato e domenica senza personale e senza soldi è una grande presa in giro".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza