"In agricoltura serve più attenzione
all'utilizzo di nuove tecnologie: in altri Paesi si procede a
ben altre velocità rispetto all'Italia". Lo ha sottolineato oggi
Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, intervenendo
allo Iuss (Scuola universitaria superiore) di Pavia al convegno
sul tema "Agricoltura, sostenibilità ed innovazione: le sfide
per coltivare il nostro futuro", organizzato da Banca Bper con
il settimanale "il Ticino".
"La ricerca scientifica va velocissima - ha affermato
Centinaio -. In provincia di Pavia abbiamo l'orgoglio di essere
stati i primi in Europa ad avviare le Tea, le 'Tecniche di
evoluzione assistita'. Oggi è necessaria una nuova politica
europea: non basta dare soldi agli agricoltori, bisogna
destinare risorse alla salvaguardia delle aree destinate alla
coltivazione. Urge un diverso approccio anche a livello
nazionale: non più fondi a pioggia, ma un piano strutturato per
l'agricoltura come è stato fatto, ad esempio, in Spagna".
Il vicepresidente del Senato ha ricordato le grandi
potenzialità del settore primario in Italia: "Siamo il Paese con
più eccellenze tra le biodiversità: abbiamo 545 specie di
vitigni, 2mila qualità di frumento duro, 150 varietà di riso.
Siamo i più copiati al mondo per la dieta mediterranea, la
nostra cucina e il 'Made in Italy'. Però ci sono anche segnali
preoccupanti che non possiamo ignorare: nel 2022 la produzione
agricola italiana è calata del 2,5 % per problemi legati alla
siccità e ai cambiamenti climatici. A fronte di esportazioni
agricole per 63 miliardi di euro, importiamo per 64 miliardi.
Sono difficoltà a cui dobbiamo cercare di far fronte attraverso
la ricerca e l'innovazione, e facendo sistema tra mondo
agricolo, istituzioni e realtà finanziarie".
Centinaio ha anche garantito il suo sostegno, in Parlamento,
al progetto di "Pavia città del riso" lanciato dal sindaco
Michele Lissia durante il convegno: "E' un ruolo che ci compete
- ha spiegato Lissia - perché siamo la prima provincia risicola
d'Europa per produzione, vantiamo un prodotto di qualità e
possiamo contare su ricercatori di livello internazionale".
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