Calo a doppia cifra per il commercio
mondiale di prodotti in legno e carta che sotto la pressione dei
media digitali perde il 12%, con esportazioni diminuite di 64
miliardi di dollari, attestandosi a 482 miliardi di dollari nel
2023. La produzione mondiale di carta e cartoni, in particolare,
è scesa del 3%, a causa della continua sostituzione dei supporti
stampati con prodotti digitali. Sono gli ultimi dati pubblicati
dalla Fao nel rapporto Global forest products facts and figures
2023, nel certificare il crollo dopo i livelli record del 2021 e
del 2022. Il fatto che il valore commerciale sia diminuito più
rapidamente delle quantità scambiate per la maggior parte dei
prodotti, indica un calo dei prezzi dei prodotti forestali nel
2023, in un contesto di rallentamento generale della crescita
economica. Zhimin Wu, direttore della divisione forestale della
Fao, spiega che si tratta di una combinazione di fattori dovuta
a "produzione e commercio in calo a causa dell'interruzione
della catena di approvvigionamento globale, rallentamento della
domanda e restrizioni commerciali, insieme a un declino del
mercato mondiale della carta insieme al progresso della
digitalizzazione.
Entrando nel dettaglio dei principali prodotti a base di
legno, le rimozioni di legname tondo industriale, utilizzato per
qualsiasi scopo diverso dall'energia, sono diminuite del 4% e il
commercio globale del 13%. Calo anche per la produzione di
legno segato, assi, traversine ecc., rispettivamante del -4% e
-8%. A crescere dell1% e solamante la produzione dei pannelli a
base di legno, ma il commercio internazionale è calato del 7%. A
diminuire anche la pasta di legno del 2% e del 3% per le
vendtre. La produzione mondiale di carta è scesa del 3%, con -7%
per gli scambi commerciali, per quelle grafiche del 9%, mentre
altre carte e cartoni hanno registrato -3%. Ad aumentare negli
ultimi decenni è stato il pellet di legno, per la domanda di
bioenergia stabiliti dai paesi. Tuttavia, la crescita per la
prima volta si è fermata nel 2023, registrando un calo della
produzione del 2% e degli scambi del 5%, raggiungendo una
produzione globale di 47 milioni di tonnellate.
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