La storica Gelateria Arnoldo
compie cento anni e il sindaco Roberto Dipiazza è andato a
consegnare una targa ricordo ai titolari, portando i saluti
della città ed elogiando l'impresa familiare. La gelateria per
il primo secolo di attività, svolto sempre con la gestione della
famiglia Arnoldo, originaria del Cadore, ha organizzato una
festa con cinque maestri gelatai, provenienti da fuori Trieste.
Si tratta, come ha spiegato il titolare, Omar Arnoldo, di
un'iniziativa "mai realizzata prima a Trieste con queste
modalità": chi spacca il ghiaccio, chi preparerà il gelato con
metodi antichi, con una macchina storica del 1890, e chi ancora
crea, dal vivo, le cialde per riempire i coni.
La vicenda degli Arnoldo ha inizio con Olivo che alla fine
dell''800 a Vienna vendeva pere cotte su un carretto, che
impermeabilizzò per custodire il gelato. Quando dovette scappare
all'inizio della guerra, riparò a Trieste portando con sé una
macchina per il gelato. Era il 1919, e cominciò anche qui a
produrre gelati aprendo nel 1924 l'attuale gelateria, in viale
Miramare.
Dal freddo Cadore in tanti emigrarono per Trieste, per
l'Austria e la Germania, quasi tutti producevano gelati. Questa
attività è avvolta dalla leggenda: si racconta che un siciliano
diretto al Nord sia rimasto bloccato nel Cadore dalla neve.
Soccorso e sfamato dai residenti fino alla primavera, in cambio
insegnò loro a fare il gelato, tipica prelibatezza dei luoghi
caldi.
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