Sono gli agrumi e i pomodori i
prodotti della terra più venduti in Sardegna nei mercati
Campagna Amica di Coldiretti. Secondo i dati illustrati oggi
dall'associazione al Rally Village di Alghero, dove è in corso
il 21º Rally Italia Sardegna, sesto round del Campionato del
Mondo Wrc, i sardi hanno acquistato nell'ultimo anno 1,5 milioni
di chili di agrumi e 1,2 milioni di chili di pomodori.
Il report presentato da Coldiretti dice che nei 20 mercati
isolani Campagna Amica, dove espongono i loro prodotti circa 400
coltivatori, il fatturato ha toccato la cifra di 42 milioni di
euro, registrando una crescita del 20% in un anno. Dal
rilevamento emerge l'ottimo andamento del pomodoro, seguito
nelle vendite, per gli ortaggi, da insalate, patate e zucchine.
Per la frutta, dietro gli agrumi, ci sono le pesche, poi meloni
e angurie. Bene anche i consumi di olio e formaggi, salumi,
carni, miele, zafferano, il pesce e il florovivaismo.
Per alcuni prodotti, invece, le vendite non decollano: è il
caso dei cavoli e dei carciofi, sempre molto apprezzati tra i
consumatori adulti e i più anziani, ma meno tra i giovani.
"Questa crescita di consumi indica anche che c'è una
tangibile e forte attenzione dei consumatori ai cibi sani e
legati ai territori", sottolinea il presidente di Coldiretti
Sardegna, Battista Cualbu. Per il direttore Luca Saba, "i
mercati Campagna Amica sono diventati un punto di riferimento
costante, grazie alle produzioni certificate su tutta la
filiera, ai prezzi equi per i produttori e per i consumatori, e
a una tracciabilità chiara in tutti i percorsi della
produzione".
"Acquistando i prodotti Campagna Amica - chiarisce Serafino
Mura responsabile dei mercati Coldiretti - si fanno vivere i
territori e questo è lo strumento migliore per la lotta allo
spopolamento, per il mantenimento delle tradizioni di
coltivazione e allevamento e per la tutela del consumatore sulla
qualità". A questo proposito è stata avviata una petizione "che
intende porre l'attenzione sulla salubrità del cibo,
garantendone l'etichettatura e combattendo contraffazioni e
importazioni massive oltre che illegali dei prodotti che vanno
sulle nostre tavole".
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