L'attenzione verso le persone con
mobilità ridotta è sempre più attuale, anche nel mondo del
turismo: dalla Francia ai Paesi Bassi, dalla Svizzera
all'Austria, l'accessibilità risulta un valore fondamentale di
benessere e inclusione. Il tema è di grande attualità anche sui
social: su Instagram l'hashtag #accessibility conta quasi
960mila contenuti, mentre su TikTok si arriva addirittura a
quota 2 miliardi di visualizzazioni tra video e live generate.
Ulteriori conferme vengono da Google Trends che propone
un'analisi su scala nazionale, ma di natura prettamente
geografica: le Marche è la regione maggiormente interessata alle
questioni 'accessibility oriented', seguita da Sardegna, Lazio,
Piemonte e Veneto. A questo proposito il Dipartimento dei
trasporti del Regno Unito ha redatto lo studio 'Disabled
People's Travel Behaviour and Attitudes to Travel', in cui
vengono elencate le 10 città più accessibili d'Europa. La
medaglia d'oro la conquista Londra, che precede Parigi e
Amsterdam. Completano la graduatoria Berna, al quarto posto,
seguita da Oslo, Dublino, Vienna, Reykjavík e Madrid. Al decimo
posto, Roma. La presenza di una città italiana è un importante
riconoscimento ma secondo gli esperti si deve fare ancora meglio
per garantire una quotidianità sempre più inclusiva.
"L'accessibilità è un tema delicato che coinvolge tutti i
principali settori operativi, tra cui il turismo - commenta Lara
Pollifrone, accessibility manager di Kone Italy& Iberica - Ci
impegniamo ad aiutare a superare le barriere architettoniche in
qualsiasi tipologia di edificio; in particolare nei palazzi
storici e di interesse culturale abbiamo sviluppato la linea
Kone Motus, miniascensori e montascale in spazi limitati per
garantire a tutti la possibilità di spostarsi in autonomia".
"Viaggiare, fare sport, partecipare ad attività culturali e
ricreative sono modi gratificanti di usufruire del proprio tempo
- spiega Antonella Celano, presidente dell'Associazione
Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare -
Purtroppo, però, non tutti riescono ad accedere a queste
iniziative e occorre intervenire tempestivamente, soprattutto,
in vista della stagione estiva". "Nello specifico - prosegue
Antonella Celano - servono iniziative mirate ed efficaci come il
progetto 'SiPuò, pratiche di accessibilità' che abbiamo promosso
assieme all'Associazione Sclerosi Tuberosa e all'Unione Italiana
Lotta alla Distrofia Muscolare sezione Mazara del Vallo, con
l'obiettivo di sviluppare un modello innovativo di accessibilità
e inclusione delle pratiche di turismo e tempo libero. Il
progetto, cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, consente alle persone con disabilità e ai
loro famigliari di poter accedere a settori specifici come,
appunto, quello turistico e ricreativo".
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