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Depero e Bella Baxter, gli scherzi visionari di Alda Fendi

Depero e Bella Baxter, gli scherzi visionari di Alda Fendi

Futurismo e 'Povere creature' nel mix ideato da Raffaele Curi

ROMA, 30 maggio 2024, 18:17

di Luciano Fioramonti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La visionarietà del Futurismo e del film Povere Creature!, campione quest'anno di incassi e di premi. Depero, l'artista che più di altri dagli anni Venti del secolo scorso ha lasciato il segno nell'immaginario collettivo anticipando il ruolo determinante della grafica pubblicitaria nella comunicazione di massa, e Bella Baxter, protagonista del lavoro del regista Yorgos Lanthimos che proietta lo spettatore in un mondo fantastico di ambienti e costumi. È il mix suggestivo proposto da Alda Fendi a Palazzo Rhinoceros, sede della sua Fondazione e degli Esperimenti trasversali di arte e nuovi linguaggi che ne caratterizzano la linea.
    'FuturBella' è la mostra, pensata dal direttore artistico Raffaele Curi, aperta come sempre gratuitamente al pubblico fino al 30 novembre per celebrare la creatività del pittore, scultore, designer e scenografo che fu tra i firmatari del movimento fondato nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti. Il racconto si snoda lungo i sei piani dello storico edificio nel cuore di Roma ('rivoluzionato' dalla star francese dell'architettura Jean Nouvel), a partire dalle riproduzioni della celebre bottiglia di Campari Soda, ideata da Depero nel 1932, uno dei capolavori della storia della pubblicità. In un videowall scorrono i "Balli Plastici by Fortunato Depero", con la ricostruzione e la messa in scena del 2009, per la regia di Franco Sciannameo. 'FuturBella' - che evoca anche la firma FuturBalla dei lavori militanti del grande Giacomo Balla - accosta appunto l'omaggio ai costumi di Povere creature che Holly Waddington, premiata con l'Oscar, ha realizzato ispirandosi proprio all'estetica del Futurismo, oltre che a Schiaparelli e a Courrèges futurista. Nel percorso, con il sottofondo della colonna sonora del film, sono esposti per la prima volta scatti del fotografo di scena Atsushi Nishijima.
    L'installazione di Raffaele Curi spinge i visitatori a guardare verso l'alto per osservare sospese nell'aria le 60 paia di mutande d'epoca, come quelle indossate da Emma Stone/Bella Baxter, richiamo all'età vittoriana e ai primi passi dell'Avanguardia marinettiana. Dal Museo Mart di Rovereto arriva la serie delle Marionette dei Balli Plastici, ideate da Depero nel 1918. Al terzo piano ne sono esposte quattro all'interno di teche e, come spiega il curatore, "specchiate sul loro doppio asfaltato e stridulo". Non mancano, proiettati sulle pareti, i manifesti delle tante campagne pubblicitarie ideate dall'artista.
    Della letteratura futurista 'parlano' i versi di "La fontana malata" di Aldo Palazzeschi, che riproduce attraverso onomatopee e parole musicali il suono delle gocce d'acqua di una fontana.
    La poesia è del 1909, l'anno di nascita del Futurismo, e il testo, in italiano e in inglese, viene mostrato sulle pareti e diffuso in audio, interpretato dalla voce di Curi. Pattinatori a rotelle di 'futurAlda' si muovono in lungo e in largo indossando t-shirt con la scritta futurBella, futurBalla, futurBilla, futurBolla, futurBulla, in diversi colori. "Nulla è più affascinante di un movimento artistico che fa tabula rasa di ogni forma espressiva tradizionale, fornendo la struttura a tutte le successive avanguardie - dice Fendi presentando lo scherzo futurista messo in campo dal suo direttore artistico -.
    Siamo ancora immersi nel futurismo, e nel surrealismo. In questa nuova avventura le arti minori diventano protagoniste insieme ai più recenti successi cinematografici… e in un mare di mutande".
    La mostra è anche un omaggio alle opere del grande desiner francese Ronan Bouroullec esposte a Palazzo Rhinoceros. "Il primo artista a dire che il design va considerato una arte maggiore è stato proprio Depero - ha spiegato Raffaele Curi riferendosi all' ispirazione del progetto -. I miei due scherzi visionari qui vogliono suggerire tra l'altro che, mentre tutti nell'arte contemporanea si prendono troppo sul serio, i Futuristi e i Surrealisti, e io posso dirlo avendo conosciuto bene Man Ray, con le loro provocazioni si divertivano".
   

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