Inizia domani 12 settembre, fino
al 15, Umbria Jazz Weekend a Terni.
Quattro giorni di musica, 53 eventi, 12 band, nove location
incluse le vie del centro percorse dalla marching band, circa 90
musicisti: sono numeri consistenti - sottolineano gli
organizzatori - che danno il senso di una manifestazione di
dimensioni importanti.
La formula confermata di questa edizione è la più vicina
all'idea di una città che per quattro giorni vive di musica,
volendo così valorizzare un'esperienza culturale e di
aggregazione sociale che in questi spazi dura tutto l'anno e che
è un suo tratto distintivo.
Tutte le band sono residenti e possono essere ascoltate tutti
i quattro giorni della rassegna. Gli spettatori possono
disegnare il proprio percorso senza dover perdere nulla a causa
delle sovrapposizioni.
Confermato anche quest'anno UJ4Kids, lo spazio riservato a
bambini e ragazzi: "favorire lo sviluppo di una sensibilità
musicale, promuovere la conoscenza della musica e del jazz in
particolare, rendere familiare l'esperienza dell'ascolto è un
tema in cui Umbria Jazz - spiega il festival in una sua nota -
crede fermamente e pratica assiduamente in tutte le sue
manifestazioni. L'iniziativa ha sempre riscosso un grande
successo presso i giovani coinvolti e le loro famiglie".
Il cartellone, è aperto a un pluralismo di suggestioni ed è
in grado di andare incontro a gusti diversi.
Due proposte vengono dall'Africa: il "desert rock" del
Touareg Bombino, che combina l'amore per la chitarra elettrica
con le tradizioni musicali del suo popolo, e Les Amazones
d'Afrique, singolare gruppo tutto al femminile fondato nel Mali
e attivo, con gli ovvi cambi di formazione, da quasi 20 anni.
La black music è interpretata dal bluesman Alabama Mike, uno dei
più famosi della scena blues della West Coast, e dalla calda
voce soul di Michelle David, in esclusiva italiana.
Jazz per amatori con il quartetto del grande chitarrista
Peter Bernstein con special guest il sassofonista Piero Odorici,
il recital di piano solo di uno dei più amati musicisti
italiani, Danilo Rea, e la swing band di Nico Gori, virtuoso del
clarinetto.
Ed ancora: generi tipicamente americani rivisitati dagli
italiani. È il caso di Sam Paglia, con il suo Hammond, e di
Lovesick, trio bolognese le cui influenze sono profondamente
radicate nel country, nel rock'n'roll e nello Swing anni '40 e
'50.
Intrattenimento garbato, ironico e sul filo della leggerezza
è quello del napoletano Lorenzo Hengeller, e ci saranno anche i
Funk Off, la scatenata street band che il pubblico di Umbria
Jazz ben conosce. Con loro, come ospiti speciali, Gianluca
Petrella e la soul singer Nadyne Rush.
Infine, il quintetto Scannapieco-Geremia, vincitore dell'ultimo
Conad Jazz Contest. Esibirsi sui palchi di Umbria Jazz è uno dei
premi riservati al vincitore.a
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