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Strada Regia delle Calabrie, in cammino con la storia

Strada Regia delle Calabrie, in cammino con la storia

Nel Meridione un progetto di turismo diffuso lungo circa 240 km che unisce 44 comuni da Napoli a Castrovillari

04 marzo 2023, 18:34

Redazione ANSA

ANSACheck

La copertina del volume 'La Strada Regie delle Calabrie ' di Luca Esposito - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina del volume  'La Strada Regie delle Calabrie ' di Luca Esposito - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina del volume 'La Strada Regie delle Calabrie ' di Luca Esposito - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una strada lunga una storia. Nasce il progetto di sviluppo turistico “La Strada Regia delle Calabrie” con 44 comuni da Napoli a Castrovillari, per circa 240 chilometri. L'idea parte da una ricerca durata 8 anni e che ancora continua dell’architetto Luca Esposito, referente del programma di riqualificazione di ArcheoClub D’Italia di questo antico asse viario del Meridione. L’obiettivo è di dare vita ad un unico "albergo diffuso" auto-sostenibile, rendendo fruibile al turismo lento un patrimonio culturale quasi sconosciuto e da riscoprire. Lungo la Strada ecco allora 14 stazioni postali ottocentesche, 30 taverne ottocentesche, pozzi, palazzi, testimonianze dal ‘500 all’ ‘800, un ponte romano sulla via Capua Rhegium, mentre sul fiume Sele si trova invece il ponte del Verticillo, realizzato tra il 1624 e il 1625 e ricostruito nel 1757 sotto la direzione di Luigi Vanvitelli. La lunga strada è stata anche mappata e georeferenziata e si può consultare lo studio su Academia.eu

L'ultima stazione di posta della Strada Regia delle Calabrie

Le traverne riscoperte, in particolare, rappresentano le “aree di servizio” del tempo. Spiccano la Taverna D’Aniello e quella della Duchessa o ancora la Taverna degli Impisi. Alcune hanno ospitato personaggi come Giuseppe Garibaldi, Carlo Pisacane e scrittori come Wolfgang Goethe. Lungo la Strada è possibile ammirare alcuni resti dell’antica via Popilia, la consolare romana realizzata 2200 anni fa, castelli come quello di epoca normanna nel centro storico di Castrovillari e il battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore.


(Un tratto lucano della Strada Regia delle Calabrie)

Lungo il percorso emergono, poi, diversi epitaffi come quello di Serre, nel Salernitano, risalente al 1779 e con il quale venne inaugurata la nuova tratta fino a Castrovillari. Ancora oggi è possibile leggere il benvenuto in latino ai viaggiatori. Tra le curiosità, a Sicignano degli Alburni, lo studio ha ritrovato la fonte dove Cicerone si fermò anche per ristorarsi e assaggiare le salsicce del posto e,a Sicignano degli Alburni, in aperta campagna, si può ammirare la bella fontana della Regina Margherita. Diversi anche gli abbeveratoi che ancora oggi si trovano ai margini del cammino come uno, sempre a Castrovillari, rimasto praticamente intatto.

Il doppio portico di Castrovillari lungo la Strada Regia delle Calabrie

Altro luogo suggestivo attraversato dalla Strada, è la dirupata di Morano, un antichissimo tratto che supera l'impervio passo di Campotenese, al confine tra Basilicata e Calabria. Questa strada, secondo le fonti citate dall'architetto Esposito, fu costruita dall'esercito napoleonico. A Postiglione, in Campania, c'è invece un lastricato romano della via Capua - Regium, La Strada Regia delle Calabrie, infatti, incrocia più volte ed in più punti la via Popilia.

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